Centrodestra, Salvini: non cerco altre alleanze, patto anti-inciucio
di Alessia Tripodi
2' di lettura
«Non ci sono ancora appuntamenti fissati con gli alleati. Oggi chiamerò Silvio Berlusconi e poi vedremo nei prossimi giorni di entrare nel merito prima del programma e poi su tutto il resto». Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, in una conferenza stampa nella sede di via Bellerio. Per Salvini, secondo i sondaggi «il centrodestra è vicino al 40% e vincerà le elezioni del 4 marzo, con una Lega trainante». E quindi la Lega non cercherà altre alleanze, ma si impegnerà in Parlamento «esclusivamente all'interno del centrodestra», assicura Salvini. «Anzi, chiederò un impegno anti-inciucio a tutti i segretari». aggiunge, «i principali media tifano per il non risultato, per il grande inciucio, come con Monti.Ma noi comunque siamo autosufficienti».
Centrodestra, per me bastano tre gambe
«Evito di seguire le vicende di quarte, quinte o seste gambe, perché non è un problema mio - ha detto Salvini parlando del centrodestra - penso che un governo possa stare anche su tre gambe, i miei interlocutori sono due: chi vuole fare esperimenti di eugenetica, se ne farà carico».
Maroni premier? Lo escludo
Che Roberto Maroni possa essere un futuro premier di centrodestra «è da escludere: Maroni è e sarà una risorsa fondamentale per la Lega e non per altri, come Luca Zaia», ha detto Salvini. Il leader leghista, che nel simbolo elettorale ha indicato la sua candidatura a capo del Governo, ha sottolineato che Maroni come Zaia è impegnato a «portare a casa» l'accordo con il Governo per l'autonomia di Lombardia e Veneto, dopo i referendum regionali del 22 ottobre.
«Il tema dell'autonomia - ha detto Salvini - ha ormai sfondato e fortunatamente è diventato trasversale. L'accordo si può firmare entro la fine di gennaio. Il coronamento di trent'anni di battaglia politica e culturale».
Accordo di lungo termine con sindacato
Il leader della Lega ha parlato al termine della riunione del Consiglio federale del partito, durante il quale è stato «fatto il punto della situazione con tutti i dirigenti da Nord a Sud - ha spiegato - ed era presente anche il vertice del sindacato Ugl, con cui abbiamo confermato un accordo di reciproca, lunga e proficua collaborazione, sia in Italia che all'estero». Salvini è convinto che il «lavoro sia la vera emergenza nazionale, altro che ius soli» e ha aggiunto che la collaborazione con il sindacato riguarderà i progetti di riforma delle pensioni, della scuola e dell'università.
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