Champions League dei fatturati, il Barça supera il Real: Juve decima
Studio di Deloitte sui club dai maggiori ricavi: i primi 20 muovono 10,6 miliardi di dollari. Premier League dominante, l’Italia insegue con i bianconeri e l’Inter
di Marco Bellinazzo
4' di lettura
La Serie A, con le «capoliste» Juventus e Inter, cerca di tenere il passo dei club più ricchi al mondo. Un passo sempre più rapido per chi corre verso il «billion» di fatturato stagionale. Un target che solo cinque anni fa appariva fantascientifico per una squadra di calcio ma che ora sembra a portata di mano, almeno per i top club.
L’oligopolio del pallone
Questi ultimi, accentuando una tendenza «oligopolistica» sempre più netta d’altro canto concentrano ormai la maggior parte del giro d’affari di un calcio europeo che pure nella stagione 2018/19 ha di nuovo battuto se stesso: i 20 club calcistici con i ricavi più elevati al mondo hanno generato, infatti, un fatturato di 10,6 miliardi di dollari, come certificato dalla 23esima Football Money League di Deloitte Sports Business Group. Classifica che tiene conto di entrate da stadio, media e commerciali, escludendo le plusvalenze da calciomercato.
I primi cinque club Barcellona (959 milioni di dollari), Real Madrid (864 mln), Manchester United (812), Bayern Monaco (753) e Paris Saint-Germain (725) tuttavia hanno prodotto insieme più ricavi degli 11 club classificati dal 10° al 20° posto. Nella stagione 2018/19, in particolare, il Paris Saint-Germain di Neymar e Mbappè si è issato salito al quinto posto, registrando entrate commerciali per 414,6 milioni di dollari, il secondo dato più alto nella storia della Money League, grazie a cinque nuovi partner e all’estensione dei contratti con sei brand globali.
Le due regine spagnole
Per il secondo anno consecutivo, le prime due posizioni della classifica sono occupate dalle regine di Spagna. Il Barcellona di Lionel Messi per la prima volta ha raggiunto la vetta della Money League ed è stato il primo club a superare la soglia dei 900 milioni di dollari di fatturato (841 milioni di euro). L’aumento dei ricavi del Barcellona è in gran parte attribuibile alla scelta di gestire direttamente le attività di merchandising e licensing, anziché affidarsi a terzi.
Scelta che permette alla società di avere un maggiore controllo su come i suoi prodotti vengono promossi e venduti, oltre che la possibilità di registrare queste entrate su una base lorda, invece che netta. Una scelta positiva che in Italia ha fatto la Juventus e da poco la stessa Inter.
Il Real Madrid è invece retrocesso al secondo posto con un divario tra il primo e il secondo posto che è il più alto nella storia della Football Money League (95,3 milioni di dollari). I Blancos lo scorso anno hanno incassato 864 milioni di euro (para a 757 milioni di euro).
Premier League dominante
È tuttavia la Premier League il torneo più ricco, piazzando otto club nella top 20 e ben 11 tra i primi 30. Il Manchester United, nonostante il cattivo rendimento sportivo degli ultimi anni, resta in terza posizione con 811,7 milioni di dollari di ricavi (711 milioni di euro), anche se è prevista una contrazione del fatturato a 725-750 milioni di dollari nella stagione 2019/20, a causa della mancata qualificazione alla Champions League.
I Red Devils se non invertiranno il trend potrebbero essere presto scalzati dalla posizione di club con il fatturato più elevato in Premier League, specie se i “rivali” Manchester City e Liverpool che hanno già accumulato un fatturato rispettivamente di 696,6 e 689,9 milioni di dollari (610 e 605 milioni di euro) dovessero vincere la Champions nell’edizione in corso.
Intanto il Tottenham Hotspur ha superato Arsenal e Chelsea ed è attualmente il primo club londinese per ricavi nella Money League, per la prima volta dalla stagione 1996/97. Il fatturato degli Spurs è salito a 594,5 milioni di dollari, soprattutto grazie all’aumento delle entrate commerciali e dei diritti tv, dopo una stagione in cui il club è arrivato in finale di Champions League e si è trasferito al Tottenham Hotspur Stadium.
L’Arsenal è scivolato dal nono all’11° posto in classifica, a causa di due mancate qualificazioni alla Champions consecutive.
La Serie A
La Serie A porta ben 4 squadre nella Top 20, contro le 3 spagnole e tedesche e le due francesi. Un segnale promettente anche se le distanze dal vertice della classifica sono notevoli. La Juventus è rientrata nella top ten con il decimo posto ottenuto grazie a una crescita del fatturato a 524,5 milioni di dollari (460 milioni di euro). La prima stagione bianconera di Cristiano Ronaldo, che da solo vanta su Instagram più follower di Real Madrid e Barcellona messi insieme, come sottolinea il report Deloitte, ha aumentato l’appeal commerciale della Juventus, con maggiori proventi da sponsorizzazioni e merchandising.
L’Inter di Suning conserva la 14° posizione, con una significativa crescita dei ricavi a 416 milioni di dollari (+30%, il maggiore incremento nella storia del club, pari a 364 milioni di euro) grazie al ritorno in Champions.
La Roma, che nella stagione 2018/19 ha registrato un fatturato pari a 263,6 milioni di dollari (-8% rispetto alla stagione precedente, pari a 231 milioni di euro), ha perso una posizione in classifica, superata dai tedeschi dello Schalke 04. Il Napoli, invece, rientra nella top 20 grazie a ricavi che ammontano a 236,6 milioni di dollari (+13% sulla stagione 2017/18, 207 milioni euro). Il Milan, a discapito di annate non esaltante, chiude 21esimo con 206 milioni di euro di fatturato davanti al Leicester con 200 milioni.
PER APPROFONDIRE:
● L’urna di Champions sorride alla Juve, il titolo accelera in Borsa
● Cosa c’è dietro la guerra mondiale del calcio tra Fifa, Uefa, Leghe e top club
loading...