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Un gioco serissimo: potremmo descrivere così alcune delle recenti collezioni di orologi Chanel. La maison fu tra le prime, oltre vent’anni fa, a investire nel settore e oggi può permettersi di muoversi tra alta e altissima orologeria, maschile e femminile, preziosi orologi-gioiello – tra i quali pezzi unici ed edizioni limitate fino a cinque esemplari – e modelli pret-à-porter.
La strategia di Chanel nell’orologeria è una delle molte componenti del suo successo: i dati del 2021 (annunciati il 24 maggio) indicano un fatturato di 15,6 miliardi di dollari (+49% sul 2020) e un utile operativo di 5,46 miliardi, in crescita – non è un refuso – del 170,6%. L’importanza di orologeria e gioielleria è confermata dalla recente inaugurazione della boutique in Place Vendôme, a Parigi, dopo un anno di lavori di ampliamento. Le novità del 2022 hanno iniziato ad arrivare alla fine di marzo al Watches and Wonders di Ginevra, con versioni inedite dei J12 Mademoiselle, dedicati alla fondatrice della maison e destinati a un pubblico femminile. Della famiglia in ceramica bianca o nera J12, che nel 2020 ha compiuto 20 anni, fa parte un modello, il J12 Watch Caliber 12.2, che monta un nuovo movimento automatico. Disegnato a Parigi da Arnaud Chastaingt, direttore dello studio di creazione orologiera di Chanel, e sviluppato dalla manifattura di proprietà, a La Chaux-de-Fonds.
A Ginevra c’è stata poi l’anticipazione della collezione Wanted de Chanel, che sarà nei negozi il 15 giugno e permetterà di avere in edizione limitata alcuni dei modelli più famosi: accanto al J12, nelle versioni con cassa da 38 o 33 mm, si potranno avere pezzi di fatto unici degli orologi Première, Code Coco e Boy-Friend. Ma l’omaggio più sofisticato a Gabrielle Chanel è la capsule Mademoiselle Privé Bouton, legata a doppio filo alle collezioni di abbigliamento e accessori che la maison chiama Métiers d’Art e che sfilano una volta (o più) all’anno. Il 7 giugno, per una fortunata combinazione astrale, la collezione sarà presentata a Firenze, una “replica” dell’evento allestito a Parigi in dicembre, che si terrà nella cornice della Leopolda.
La capsule Mademoiselle Privé Bouton è un passaggio segreto dall’universo degli abiti a quello dei segnatempo e dei gioielli. «La considero l’espressione più intima dell’altissima orologeria di Chanel – spiega Arnaud Chastaingt –, nonché la più femminile ed esclusiva. Ma è anche una delicata vetrina sul savoir faire della maison e un’ode alla creatività, un’autentica forma d’arte». Nella collezione Bouton spicca la novità del set, composto da tre piccoli capolavori: il primo è un sautoir (collana lunga) in perle, oro, diamanti e onice, che permette di portare al collo l’orologio, “nascosto” in un pendente. Poi ci sono anelli e bracciali rigidi, nei quali un insospettabile bottone protegge un piccolo segnatempo. Tutte edizioni limitate da 5 (per gli anelli) a 20 pezzi (per i bracciali) e valore, ca va sans dire, da opere d’arte.
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