Chery si prepara a sbarcare in grande stile in Europa a cominciare dall’Italia
Le ambizioni del colosso automobilistico cinese sono sintetizzabili nel programma che prevede di vendere 400 mila vetture nel 2024 in 70 Paesi e di arrivare a 1.400.000 unità nel 2030
di Corrado Canali
4' di lettura
Chery è pronto a sbarcare in Europa a partire dall’Italia. L’occasione è stata il recente Salone di Shanghai dove il colosso cinese ha ufficializzato la nuova strategia. Da sempre leader per volumi di vendite al di fuori dei confini nazionali, Chery intende ora espandersi ulteriormente nel Vecchio Continente a cominciare dal nostro Paese dove, infatti, farà debuttare due nuovi marchi, Omoda entro la fine del 2023 e in una fase successiva Jaecoo. Entrambi sono a basso impatto ambientale oltre che in grado di rispondere alle esigenze di mobilità degli europei.
Omoda 5 è la prima a debuttare in Italia
Il suv di Chery è lungo 4,4 metri, largo 1,83 e alto 1,59 metri a cui va aggiunto il passo di 2,63 metri. Il look è dinamico ed esaltato da linee slanciate oltre che decise. Realizzato sul telaio a scocca portante con sospensioni indipendenti, McPherson le anteriori e Multilink le posteriori, offrirà una dotazione di serie completa anche sul fronte della sicurezza attiva. La vettura che debutterà inizialmente in una versione a motore termico a benzina col 1.600 cc turbo è in grado di erogare una potenza massima pari a 145 kW s cui si aggiunge 290 Nm di coppia max.
Omoda 5 ha già ottenuto le 5 stella Euro NCAP
La vettura che è dotata di un cambio a doppia frizione a 7 marce è disponibile con la trazione integrale AWD ed è in grado di superare i 190 kmh di velocità massima. Da sottolineare comne la Omoda 5 1.6 TGDI che ha già ottenuta l’omologazione Euro 6 oltre ad essersi già assicurata le 5 stelle Euro NCAP dichiara un consumo medio di 7,6 litri per 100 km. Il pacchetto di assistenti alla guida particolarmente completo prevede sistema come il cruiser control adaptive e anche al Lane Departure, oltre all’Auto Hold e ancora al Lane Departure Warning.
Omoda 5 EV sarà in vendita all’inizio del 2024
La versione 100% elettrica e dunque a zero emissioni arriverà nel primo trimestre 2024. Presenta un frontale diverso da quella della versione a benzina che ha richiesto pertanto la sostituzione della tipica mascherina a rombi con un muso del tutto chiuso, soluzione adottata da tutti i costruttori di modelli elettrici che prevede una doppia funzionalità garantita: innanzitutto quella di ottimizzare l'impatto aerodinamico dell'auto e aumentarne l'autonomia oltre che dimostrare il Dna dell'auto 100% elettrica. La EV è dotata di motore e di trazione anteriori.
Omoda 5 EV ha un motore elettrico da 204 cv
La Omoda 5 EV ha le stesse dimensioni della 1.500 termica è infatti lunga 4,4 metri, larga 1,83 e alta 1,59. Accreditata di un passo di 2,63 metri, ha un peso a vuoto pari 1.710 kg. Dal punto di vista della meccanica, inoltre, dispone di un motore elettrico all'avantreno di 204 cv di potenza massima a cui si aggiungono 340 Nm di coppia. Numeri che sono alla base di interessanti prestazioni per il crossover cinese a batteria che, infatti, è in grado di accelerare fino a 100 kmh sia pure con una partenza da fermo in un tempo di appena 7,8 secondi.
Omoda 5 EV sarà in vendita a circa 35.000 euro
La Omoda elettrica sarà disponibile con 2 diversi tagli di batteria, rispettivamente da 41 kWh e 62 kWh in grado di garantire percorrenze complessive di circa 300 e 450 km. Ma oltre ad dati tecnici che non sono ancora disponibili in maniera completa, la Omoda 5 elettrica verrà offerta anche ad un prezzo in questo caso non definitivo di 35.000 auto che la pongono in concorrenza sia con l'altra cinese la MG4 Electric più crossover che suv vero e proprio che costa 30.790 euro, ma anche con quella a ruote ancora più alte, la MG Marvel R che parte da 42.690 euro.
Omoda 5 EV offre Apple CarPlay e Android Auto
Da segnalare, infine, che la Omoda 5 a batteria verrà proposta con un importante sistema di intrattenimento di ultima generazione oltre ad essere compatibile con entrambi le dotazioni sia Apple CarPlay che Android Auto. In prospettiva futura, inoltre, alla Omoda 5 sono già state programmate anche due altre varianti sempre previste in anteprima per il mercato europeo, si tratta di una più piccola citycar Omoda 3 e anche una molto più grande, la Omoda 7 che per ora restano sulla rampa di lancio ma che di sicuro saranno commercializza in Italia in futuro.
Jaecoo 7 è l’altra faccia del brand Chery
Contemporaneamente con il lancio della Omoda 5 a benzina debutterà in Italia anche il brand Jaecoo 7. Si tratta sempre di un suvma dalle linee molto più decise e anche più muscolose con un look di grande impatto su strada, ma che trasmette anche una sensazione di robustezza che andra a rivolgersi a degli utilizzatori in cerca di un’auto pratica, ma anche versatile oltre che sempre dall’aspetto e dalla impostazione premium. Lunga 4,5 metri, larga 1,87 e alta 1,68 metri offre tanto spazio per l’abitacolo che dispone di una capienza complessiva di 424 litri in tutto.
Jaecoo 7 è prima a benzina e poi plug-in
La vettura esordirà inizialmente con una versione a benzina sulla base di un’unità termica di 1.600 cc da 137 kW di potenza massima e 275 Nm di coppia. Abbinata ad una trasmissione a doppia frizione a 7 rapporti, la Jaecoo 7 potrà raggiunge una velocità massima di 210 kmh, oltre a dichiarare una media di consumo pari a 7,1 litri per 100 km. All’inizio del 2024 la Jaecoo 7 amplierà la propria gamma con un’ulteriore versione ibrida plug-in sulla base di un motore termico sia pure a cilindrata ridotta di 1.500 cc benzina, ma comunque sempre sovralimentato.
Chery la futura gamma coprirà tutti i settori
La strategia che il marchio Chevy si è data in vista di una gamma futura europea molto completa consentirà di coprire tutti i principali settori del mercato: dalle berline A, B o C, alle varianti suv di segmento B, C e D con la garanzia di offrire soluzioni di powertrain sia del tipo elettrico puro o ibrido o ancora elettrico, ma con range extended e, infine, l’idrogeno full cell. E’ su queste basi che i cinesi di Chery sono intenzionati a partecipare attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico con l’obiettivo della neutralità carbonica programmata per il 2050.
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