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Chevron rilancia l’M&A: maxi deal da 54 miliardi

Il gigante del petrolio sigla l’accordo definitivo con Hess Corporation per acquisire tutte le azioni in circolazione della società

di Biagio Simonetta

Le trivelle di Hess. Avanza il consolidamento nel settore del petrolio

2' di lettura

C’è un certo fermento, fra i big del mondo petrolifero. Un fermento che si porta dietro operazioni miliardarie, e che ridisegna equilibri (o forse li consolida). Qualche giorno fa scrivevamo di Exxon Mobil, che con un mega deal ha acquistato Pioneer Natural Resources. Un’operazione per azioni valutata 59,5 miliardi di dollari, che è diventata immediatamente la più importante dell’anno. Ma alla chiamata di Exxon, ha risposto Chevron, gigante petrolifero californiano (la sede è a San Ramon, nella San Francisco Bay Area), che ha stipulato un accordo definitivo con Hess Corporation per acquisire tutte le azioni in circolazione di Hess in una transazione interamente azionaria del valore di 53 miliardi di dollari (171 dollari per azione). L’accordo prevede che gli azionisti di Hess riceveranno 1,0250 azioni di Chevron per ogni azione Hess. Il valore aziendale totale, compreso il debito, della transazione è di 60 miliardi di dollari.

La transazione è stata approvata all’unanimità dai consigli di amministrazione di entrambe le società e si prevede che si concluderà nella prima metà del 2024, dopo l’approvazione degli azionisti di Hess. Una volta conclusa l’operazione, il ceo di Hess, John Hess, entrerà a far parte del consiglio di amministrazione di di Chevron. Chiaramente l’intero accordo è anche soggetto alle valutazioni normative.

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Il fiore all’occhiello dell’accordo è l’acquisizione dell’investimento di Hess nell’offshore della Guyana, che, in collaborazione con Exxon Mobil, produce 400.000 barili al giorno. Si prevede che la produzione triplicherà entro il 2027, con la Guyana che rappresenterà oltre l’1% della produzione globale totale.

Exxon, Hess e CNOOC (un partner cinese più piccolo), hanno fatto più di 30 scoperte in Guyana negli ultimi quattro anni. E ora Chevron ci mette le mani. La società californiana, grazie a questo accordo, acquisirà anche i giacimenti di scisto di Hess nel Nord Dakota e la produzione offshore nel Golfo del Messico, dove quest’anno è stata effettuata un’importante scoperta petrolifera.

Con questo deal, le acquisizioni nel settore petrolifero registrate solo a ottobre sono pari a oltre 110 miliardi di dollari. E gli analisti si aspettano che Exxon e Chevron abbiano semplicemente inaugurato una nuova stagione di operazioni miliardarie per Big Oil. Quale sarà la prossima? Secondo la Reuters, ad esempio, il produttore di gas Chesapeake Energy starebbe valutando l’acquisizione di Southwestern Energy.

La ragione è che il divario di valutazione tra i giganti dell’energia e i produttori più piccoli si è ampliato, negli ultimi mesi.

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