ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùVino

Chianti Classico, fatturato in aumento del 17%. E l’imbottigliato cresce anche nel 2023

Bene l’export: gli Usa nel 2022 hanno spuntato un aumento vendite di Gallo Nero confermandosi ancora una volta al primo posto con il 37%

di E.Sg.

2' di lettura

Una crescita del +6% di bottiglie vendute sulla media del triennio precedente e un aumento del fatturato che nel 2022 ha registrato un +17% rispetto all’anno precedente, salendo al +46% rispetto al 2020. Sono i numeri del Gallo nero, resi noti a Firenze in occasione di Chianti classico Collection, anteprima delle nuove annate che andranno in commercio, con 206 aziende presenti in esposizione.

Il valore della denominazione cresce su tutta la filiera, anche a partire dal prezzo delle uve e dello sfuso: la quotazione media ad ettolitro di vino Chianti Classico nel 2022 è stata più alta di circa il 10% rispetto all’anno precedente, offrendo una maggiore remuneratività anche alle aziende che non imbottigliano.
Per quel che riguarda l’imbottigliato, si conferma la tendenza alla crescita del peso, in volumi venduti e in valore, delle tipologie “premium” del Chianti Classico: Riserva e Gran Selezione. Nel 2022 le due tipologie hanno infatti rappresentato, congiuntamente, circa il 45% della produzione e il 56% del fatturato.

Loading...

Guardando ai mercati del Chianti Classico, gli Usa nel 2022 hanno spuntato un aumento vendite di Gallo Nero confermandosi ancora una volta al primo posto: il 37% delle bottiglie di Chianti Classico sono state infatti vendute su questo mercato contro il 33% dell’anno precedente (+12%). A questo si aggiunge un 10% di vendite in Canada.

Buona la performace anche del mercato interno, con l’italia che assorbe il 19% delle bottiglie di Gallo nero. Nel corso della Collection sarà presentato in anteprima un cortometraggio, prodotto dal Consorzio, sulla ”Leggenda del Gallo nero”, da cui tra nome il territorio della denominazione.

«Il Chianti classico è una denominazione in gran forma e in ottimo stato di salute, e soprattutto è una denominazione stabile, che permette di valorizzare il territorio e alle nostre aziende di programmare gli investimenti – ha sottolineato Giovanni Manetti, presidente del Consorzio, nel corso della presentazione –. Abbiamo replicato le vendite del 2021 che è stato di grande successo, e registrato una crescita del +17% di fatturato in un anno». Per il direttore del consorzio Carlotta Gori, «anche in questo inizio di 2023 registriamo buoni segnali con un aumento del 10% dell’imbottigliato».

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti