Le gemme invernali del Trapanese tra saline e archeologia

3/5Idee e Luoghi

Chiese barocche, palazzi nobiliari e dolci alla mandorla

Passeggiando lungo Corso Vittorio Emanuele si resta basiti dal prospetto della Cattedrale di San Lorenzo, summa artistica delle epoche normanna, aragonese, borbonica che hanno attraversato Trapani. Si viene subito riscaldati dal tepore che trasmettono le facciate barocche - Palazzo Senatorio sfoggia statue religiose dentro le nicchie e cassoni con l'orologio e il datario -, e le residenze nobiliari come Palazzo della Giudecca. Il desiderio di possesso si infiamma dinanzi alla vetrina della Bottega del Corallo pensando alla grazia che la mano dell'uomo può dare ai doni del mare. Così come entrando all'Antica Pasticceria Colicchia ci si inchina alle sue squisite paste di mandorla, al gaudio dei canditi, si assaggiano i cannoli e le cassatine. E' un pieno festoso di calorie che nemmeno il reiterato, ripetuto giro dei Bastioni permetterà di smaltire: anche perché, giunti nella colorata e assai scenografica piazza che ospitava il Mercato del pesce, i banchi di leccornie salate impongono di cedere, ben volentieri, anche alle tante, fritte specialità di street food. C'è qualche coraggioso che fa già il bagno nella Spiaggia delle Mura di Tramontana, e qualche turista americano che non riesca a staccarsi dalla sagoma color miele Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio

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