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L’ultimo caso del virus Chikungunya in Italia è stato registrato a Sansepolcro (Arezzo), e si aggiunge ai tre in Veneto. Tutti sono d’importanzione. Lo evidenzia il monitoraggio sulle arbovirosi dell’Istituto superiore di sanità (Iss). La Chikungunya è una malattia virale, caratterizzata da febbre e forti dolori, che viene trasmessa all’uomo da zanzare infette – la chikungunya si trasmette da persona a persona attraverso la puntura di una zanzara femmina del genere Aedes, come Aedes aegypti ed Aedes albopictus (la zanzara tigre) –. Dall’Iss ecco le indicazione su contagio, sintomi e trattamento.
I sintomi
Dopo un periodo di incubazione di 2-12 giorni si manifestano improvvisamente febbre e dolori alle articolazioni tali da limitare i movimenti dei pazienti (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”). Altri sintomi includono dolore muscolare, mal di testa, affaticamento e rash cutaneo. Il dolore alle articolazioni è spesso debilitante, generalmente dura alcuni giorni ma può anche prolungarsi per alcune settimane.
Il decorso
Nella maggior parte dei casi i pazienti si riprendono completamente tuttavia, in alcuni casi il dolore alle articolazioni può persistere per mesi o anche anni. Spesso i sintomi delle persone infette sono lievi e l’infezione può non essere riconosciuta o male-interpretata, soprattutto nelle aree in cui è presente la dengue. Occasionalmente sono state segnalate complicanze oculari, neurologiche, cardiache e gastrointestinali. Raramente si verificano complicanze gravi, tuttavia negli anziani la malattia può essere una concausa di morte.
Non esiste un vaccino
Non esistono trattamenti antivirali specifici e le cure si focalizzano primariamente nell’alleviare i sintomi. Al momento non è in commercio un vaccino contro la chikungunya. In caso di febbre di qualsiasi natura, soprattutto se accompagnata da dolori articolari, raccomanda l’Iss ai viaggiatori di rientro da un viaggio in una zona in cui è presente la malattia di segnalare al proprio medico.
Prevenzione
La prevenzione della malattia consiste innanzitutto dell’impedire o ridurre al minimo le punture delle zanzare. In primis con reti alle finestre o zanzariere nelle stanze in cui si soggiorna, vestiti che non lascino scoperte parti del corpo (camicie con maniche lunghe, pantaloni lunghi ecc) di colore chiaro, perché i colori scuri attraggono le zanzare; repellenti sulle parti del corpo che rimangono scoperte, tenendo presente che il sudore ne riduce l’effetto.
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