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Christie’s Milano conferma un trend riflessivo per il mercato dell’arte

Nei due appuntamenti online è stata premiata la qualità dell'arte italiana, confermato il continuo interesse per i soliti nomi, Salvo in primis

di Maria Adelaide Marchesoni

Salvo, Senza titolo (price realised: €138,600)

3' di lettura

Il bilancio delle due vendite di Christie's Milano aggiudica un totale complessivo di 6,9 milioni di euro. I due appuntamenti, che hanno celebrato i 65 anni di presenza in Italia, prima sede in assoluto ad essere aperta all'estero, hanno beneficiato del formato online che ha permesso di aumentare la visibilità dell'offerta ad una platea più vasta che ha sostenuto le vendite, anche se non sono mancati gli invenduti, più numerosi nell'asta del XX e XXI secolo.

Alberto Burri, Catrame nero T (price realised: €693,000)

20th/21st Century

Nell'asta 20th/21st Century – dal 17 al 31 maggio in vendita 83 lotti, di cui 66 di arte italiana, per una stima totale compresa tra 3-4,3 milioni di euro – è stato realizzato un totale di 4,184 milioni di euro con un tasso di vendita dell'85% per numero lotti. Nell'incanto, come era prevedibile, non si è fermata la corsa di Salvo: le due opere messe in vendita hanno raggiunto risultati elevati rispetto alle stime. «Senza titolo», opera del 1986 è passata di mano per 138.600 euro (stima 60.000-80.000 euro), mentre «Giugno», un olio su tela più recente realizzato nel 2007, ha raggiunto 126.000 euro contro una stima compresa tra 45 e 65mila euro. Top price dell'asta è stata l'opera «Catrame nero T» di Alberto Burri, realizzata nel 1951, aggiudicata per 693mila euro, un valore, comprensivo del buyer's premium, che ha raddoppiato la stima massima (200-300.000 euro). Non ha deluso le attese anche Alighiero Boetti e tra i 14 lotti offerti alcuni hanno superato le stime elevate come per il lotto favorito «Svelare e rivelare» del 1992 che ha raggiunto 163.800 euro (stima 80-120.000). Tuttavia l'incremento maggiore rispetto alle stime è stato segnato da tre ricami: «Le infinite possibilità di esistere»,1987 (113.400, stima 30-40.000 euro) «Piegare e spiegare»,1989 (88.200, stima 25-35.000 euro), «Mistico romantico», 1994 (81.900, stima 25-35.000). Non ha raggiunto, invece, la stima minima l'opera «Drummer Brigade» di Salvatore Scarpitta che ha chiuso le offerte online a 214.200 euro, prezzo comprensivo del buyer's premium (stima 240-280.000), così come l’«Achrome» di Piero Manzoni opera del 1962 che si è fermata a 75.600 da una stima minima di 80.000 euro.

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Ha raccolto consensi Lucio Fontana con «Concetto spaziale, Natura», due elementi in ottone lucidato, aggiudicati per 163.800 da una stima di 80-120.000 euro. Molto apprezzate le tre piccole opere in ceramica smaltata «Coppetta» di Fausto Melotti del 1960 circa che ha raggiunto 17.64 euro da una stima compresa tra 6-8.000 euro. Altri artisti come Dorazio, Carla Accardi, De Maria hanno segnato prezzi all'interno della forchetta delle stime, mentre per altri come Marino Marini e Renato Guttuso nella parte bassa delle stime.
Tra i lotti degni di segnalazione per il prezzo raggiunto rispetto alla stima una litografia di Pablo Picasso «Femme dans l'atelier» (numerata a matita 140/350) proveniente dalla collezione di Giuseppe e Rosetta Loy, Roma, che da una stima di 8-12.000 euro ha raggiunto 30.420 euro.

Centuries of Beauty: a refined private collection

Si è conclusa lo scorso 7 giugno la vendita da un unico collezionista italiano «Centuries of Beauty - A Refined Private Collection» (24 maggio – 7 giugno, 128 lotti per un controvalore stimato compreso tra 1,5 e 2,3 milioni di euro) che ha raggiunto i 2,7 milioni di euro con un tasso di venduto per numero lotti del 98 per cento. Nell'asta spiccavano sia autori del XX e del XXI secolo, quanto antichi maestri, esempi di scultura italiana del XVIII secolo, maioliche e mobili italiani e francesi. Tra le opere di contemporaneo in vendita non mancava Salvo che ha registrato un exploit degno di nota per il prezzo segnato rispetto alle stime: «Il pericolo ha i suoi splendori», olio su tavola del 1989, ha raggiunto 81.900 euro da una stima di 5 e 7mila euro. Tra i lotti che hanno segnato prezzi molto distanti dalle stime vi sono due tele di Luciano Ventrone, pittore italiano attivo tra la seconda metà del Novecento e i primi anni del Duemila, famoso per le sue nature morte definito dal critico d'arte Federico Zeri il Caravaggio del XX secolo. «Natura Morta» del 1988 è stata aggiudicata a 37.800 euro da un stima di 3-4mila euro, mentre un'altra «Natura Morta» dello stesso anno ha raggiunto 25.200 euro partendo dalla stima tra 4 e 6mila euro.

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