Christie’s, tre cataloghi fra Asia ed Europa riaprono positivamente la stagione
Una maratona tv online di 5 ore per disperdere un centinaio di lotti. Dinamiche invariate rispetto a novembre: risultati plurimilionari di grandi nomi garantiti, speculazione alle stelle sui nuovi nomi. Rimane forte la presenza di compratori asiatici
di Giovanni Gasparini
I punti chiave
4' di lettura
Poiché le aste sono oramai orientate ad offrire uno spettacolo online e la presenza in sala è scoraggiata in ogni modo, si può tranquillamente sostenere che Christie's ha condotto il 1° marzo una lunghissima vendita divisa in tre cataloghi con ampie sovrapposizioni e banditori basati a Shanghai e Londra. L'unica differenza sostanziale è la valuta che per i primi 20 lotti venduti a Shanghai è lo Yuan cinese (CNY), mentre per il resto la sterline inglese. Diamo per chiarezza, il risultato totale in sterline che ha raggiunto 249 milioni, entro la stima pre asta di circa 202-290 milioni di £ una volta aggiunte le commissioni.
Complessivamente un quinto dei lotti era protetto da garanzia, di cui 20 da parte terza e quindi ‘pre-venduti'; si tratta come d'abitudine dei lotti di maggior pregio e quindi una porzione sostanziale del ricavo finale.
Basquiat e giovani artisti a Shanghai
A Shanghai i 20 lotti in catalogo hanno portato un totale di 222 milioni di Yuan (pari a 35 milioni di $ circa, o 26,2 milioni di £) con 90% di venduto, guidati da un lavoro di Basquiat che da solo porta 94 milioni di Yuan (pari a circa 15 milioni di dollari) dalla stima tra 80- 120 milioni di Yuan. Per essere un’opera del 1982, considerato da critica e mercato l'anno migliore dell'artista, «Il Duce» ispirato alla storia italiana, ha raggiunto un risultato mediocre.
Lungamente contesi, invece, diversi artisti giovani, maggiormente legati ad un mercato speculativo particolarmente attivo in Asia, che spinge regolarmente i risultati ben oltre le stime alte.
Si tratta di nomi internazionali come Amoako Boafo la cui tela «Orange Shirt» è stata scambiata per 8,8 milioni di CNY (1,4 milioni di $) da una stima di 3-5 milioni, ma anche giovani come Emmanuel Taku (classe 1986) che ha ottenuto il nuovo record personale con la tela figurativa «Ripped» a 1,6 milioni di CNY (circa 250mila $) ovvero otto volte la stima bassa, ed Ewa Juskiewicz (classe 1984) che ha raggiunto con un lavoro ‘neo-pop' «Untitled» 3,3 milioni di CNY, oltre mezzo milione di dollari e oltre sei volte la stima alta.Record anche per Genieve Figgis con «Debutants Ball» venduto a 4 milioni di CNY (630mila dollari) e Joel Mesler con «Untitled (you deserve great Things)» a 5,7 milioni di yuan (900mila $). È rimasto, invece, invenduto un ritratto femminile di Picasso dalla stima milionaria in dollari.
Londra, record per Marc e una stampa di Picasso
Il primo catalogo di Londra di 64 lotti per 182,7 milioni di £ di realizzo, con 86% di lotti venduti, ha riportato un importante record per un lavoro dell'espressionista tedesco Franz Marc; la grande tela «Le volpi» del 1913 ha superato la stima a richiesta di 35 milioni di £ fermandosi a 42,7 milioni con le commissioni, un risultato importante favorito anche da una garanzia sul lotto. L'opera è finita in asta a un anno dalla restituzione da parte del museo di Düsseldorf agli eredi di una famiglia spogliata durante il periodo nazista.
Risultati oltre i dieci milioni anche per due lavori dello stesso periodo 1986-87 dei due più grandi pittori inglesi del ‘900, Lucian Freud e Francis Bacon, che hanno realizzato rispettivamente 15,2 milioni di £ (verso la stima alta con le commissioni) per un ritratto femminile ad occhi chiusi «Girl with closed Eyes» del primo, e 38,5 milioni di £ per un «Trittico 1986-7» dai riferimenti storici russi del secondo, che ha deluso le aspettative della stima di 35-55 milioni, finendo forse al garante di parte terza. Degno di nota il record per una incisione di Picasso, che diviene anche la stampo più cara in assoluto, venduta a 6 milioni di £, quattro volte la stima. «Le repas frugal» del 1904 è senza dubbio la più iconica delle incisioni del maestro spagnolo e si afferma quale importante rifermento del cosiddetto periodo blu.
Non sono mancati risultati multipli delle stime fra gli artisti più giovani fra cui si afferma nuovamente Flora Yukhnovich con una tela derivata da un classico dipinto di Fragonard «L'altalena» e titolata «Mi farai arrossire» contesa fino a 1,9 milioni di £ da una stima di 250-350mila £.
Degno di nota anche il record per Mario Schifano a 882mila £ con un lavoro quadrato di due metri per lato del 1963 «Grande Particolare», da una stima di 300-500mila £.
Picasso e Magritte guidano il catalogo Surrealista
Il tradizionale catalogo dedicato al Surrealismo era limitato a 20 lotti tutti venduti grazie anche a ben otto garanzie, per un ricavo titolare di 39,9 milioni di sterline, guidate da una non comune tela con tratti cubisti del 1929 di Picasso «La fenetre ouverte» che è passata di mano a 16,3 milioni di £, un risultato modesto alla stima bassa garantita da parte terza per una tela di grande dimensioni ed impatto cromatico, nonché storicamente importante.
Complessivamente cinque lavori di Magritte, fra cui quattro garantiti, hanno portato quasi 15 milioni di £, guidati da un’opera di grandi dimensioni «La lumiere du pole» che ha faticato a superare la stima bassa sfiorando 6 milioni solo grazie alle commissioni, probabilmente finendo in mano al garante. La performance del catalogo dedicato al settore, grazie ad una sostanziale presenza delle garanzie, conferma l'interesse internazionale ma anche una certa difficoltà a recuperare lavori di grande impatto da offrire.
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