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Christies’s: vendite globali in calo del 23% nella prima metà dell’anno

Difficile replicare i risultati stellari del 2022 a causa di un contesto macroeconomico più difficile, ma tra i punti di forza dei primi sei mesi lo sviluppo del digitale e i nuovi clienti

di Maria Adelaide Marchesoni

3' di lettura

Il primo semestre di Christie's si è chiuso con un volume d'affari globale in calo del 23% a 3,2 miliardi di dollari rispetto ai primi sei mesi del 2022. L’anno scorso, il fatturato alla fine del secondo trimestre era stato pari a 4,1 miliardi di dollari, con un aumento del 18% in dollari rispetto alla prima metà del 2021. “Dopo due anni eccezionali, Christie’s si è adattata a un mercato diverso nella prima metà del 2023, a causa di un contesto macro più difficile” ha dichiarato Guillaume Cerutti, Chief Executive Officer della casa d'asta. “In questo nuovo contesto, la nostra performance rimane forte con un continuo afflusso di nuovi clienti e una maggiore partecipazione globale online - quasi l’80% di tutte le offerte da Christie’s sono state effettuate online quest’anno fino ad oggi”. Christie’s ha dichiarato che il tasso di vendita conseguito, pari all'87%, è un segnale incoraggiante in un mercato in rallentamento. Il tasso è pari ai risultati del primo semestre del 2022 e del 2021, e riflette quella che Christie’s ha definito una domanda costante da parte degli acquirenti.

Livelli di prezzo diversi per le singole collezioni

Al calo del 24% a 2,7 miliardi di dollari del volume d'affari realizzato dalle aste va sommato quello delle private sale che nel periodo è stato del 19% a 484 milioni di dollari. L’anno scorso il totale comparabile era stato di circa 600 milioni di dollari, in calo anche rispetto al livello del 2021 (850 milioni di dollari). Va, tuttavia, precisato che il risultato di questi primi sei mesi risente di un confronto che difficilmente sarebbe stato possibile replicare. L’offerta del primo semestre del 2022 era di un livello straordinariamente alto, includendo una serie di vendite senza precedenti, che vanno dalla famosa collezione di Thomas e Doris Ammann, a quella di Anne Bass, fino al tesoro d’arte surrealista Rosalind Gersten Jacobs e Melvin Jacobs. Si consideri che una sola opera della collezione Ammann, «Shot Sage Blue Marilyn» (1964) di Andy Warhol, è stata aggiudicata per 195 milioni di dollari a New York nel maggio 2022, diventando l’opera d’arte del XX secolo più costosa mai venduta. Il dipinto di maggior valore venduto nella prima metà del 2023 è stato «El Gran Espectaculo (Il Nilo)» di Jean-Michel Basquiat, con 67 milioni di dollari. Le offerte della prima vendita di Fineberg a New York, lo scorso maggio, sono state messe a dura prova dal nervosismo del mercato e da fattori macroeconomici, tra cui l’aumento dei tassi di interesse, che hanno contribuito a produrre risultati deludenti.

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Digitale, nuovi clienti e collectible di lusso

Tra i punti di forza sottolineati dalla casa d'aste nel semestre vi è stata una crescita “spettacolare” del digitale con quasi l’80% delle offerte ora effettuate online, con un’impennata rispetto al 2019, quando il tasso era del 45%, e il continuo afflusso di nuovi acquirenti più giovani. Il 31% di tutti gli acquirenti sono nuovi per Christie’s, con un forte presenza dei Millennials (il 38% di tutti i nuovi acquirenti sono stati Millennials o più giovani). Secondo la casa d’aste, il 39% degli acquirenti proveniva dalle Americhe, il 35% da Europa, Medio Oriente e Africa e un altro 26% dall’Asia, questi ultimi in netto calo rispetto alla prima metà del 2021, quando l’Asia rappresentava il 39% della clientela.

Sugli scudi il lusso

Ottimi risultati nel segmento del lusso per gioielli, orologi, borse e vini con vendite globali totali pari 590 milioni di dollari (+43%). A questo ammontare hanno contribuito i clienti asiatici con il 38% (Emea 34% / Americas 28%). La forza del mercato delle pietre preziose è stata evidenziata da The Magnificent Jewels of Anne Eisenhower e dalla più grande collezione privata di gioielli JAR, venduti ciascuno per un totale di 590 milioni di dollari. Gli orologi hanno raggiunto i migliori risultati di sempre con il segnatempo di maggior valore mai venduto all’asta online a livello globale: Patek Philippe “Sky Moon Tourbillon ”Ref.6002G che ha stabilito il record mondiale con 45.450.000 HK$ / 5.815.300 US$.

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