Cibo Halal tra crescita e sfide globali, il webinar sul mercato alimentare dei paesi islamici
Covid e Brexit hanno rallentato il business dei prodotti preparati in conformità delle leggi islamiche, un settore che però vale già 5 miliardi di dollari in Italia e dove operano un migliaio di pmi
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Il cibo Halal (preparato in modo conforme alla legge islamica) è un business dai grandi numeri. Secondo lo states of the Global Islamic Economy Report, nel 2019, la spesa dei musulmani in prodotti Halal è cresciuta del 3,1% rispetto al 2018, passando da 1,13 trilioni di dollari a 1,17 trilioni di dollari. La previsione entro il 2024 è quella di una crescita a 1,38 trilioni di dollari. I maggiori importatori sono i paesi dell’Oic (Organisation of Islamic Cooperation) che rappresentano una grande opportunità di business per l'Ue e per l’Italia.
Per diventare fornitori Halal e operare in queste area serve una certificazione che garantisce la produzione in conformità alle regole dell’Islam, all’igiene a alla sicurezza -già ottenuta da un migliaio di pmi e da grandi aziende come Parmalat, Granarolo, Mutti, Pomì, Bunge, La Molisana, De Cecco, Le Due Valli e Biscopan - e che viene concessa dalla World Halal Authority, uno degli enti accreditati con sedi a Milano, Gran Bretagna e Spagna. Secondo questa organizzazione: “Il mercato Halal in Italia vale 5 miliardi di dollari, di cui l'80% è alimentare e le aziende che forniscono cibo conforme hanno la possibilità di incrementare il loro fatturato almeno del 20%”.
Il 12 gennaio il forum online
Anche questo settore deve però fare i conti con la pandemia globale e Brexit. Per questo l’associazione Wha ha deciso, per la prima volta in Europa, di organizzare il 12 gennaio un webinar internazionale (in lingua inglese) che aiuti le aziende a capirne le dinamiche e a facilitare i contatti.
L'evento intitolato “The Impact of Global Challenges on Halal Food Industry” vede la partecipazione delle maggiori istituzioni del mondo Halal come lo Standards and Metrology Institute for Islamic Countries (Smiic): l'organo che si occupa di sviluppare gli standard Halal nei 57 paesi Oic. Tra i temi affrontati dal convegno virtuale le opportunità di commercio offerte dal Gulfood, le implicazioni di Brexit sull'industria della carne e delle linee guida sugli standard Halal internazionali. Tra gli speaker l’americano Rushdi Siddiqui, uno dei massimi esperti di finanza islamica, venture capitalist ed esperto di start up che parlerà del processo di digitalizzazione dell’industria Halal.
Per partecipare all’evento gratuito basta compilare il modulo di registrazione a questo indirizzo.
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