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Cimberio apripista nella parità di genere

di Luca Orlando

3' di lettura

Cultura e strategia. E poi governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa e tutela della genitorialità. Sono le dimensioni analizzate da Icim per concedere al produttore piemontese di valvole Cimberio il certificato di parità di genere. Si tratta del primo gruppo metalmeccanico del territorio ad ottenerlo, uno tra i primi in Italia in un settore industriale tradizionalmente considerato “maschile”.

È il risultato di un processo conseguito grazie alla verifica da parte di Icim di tutti i requisiti nelle sei aree di valutazione previste nella norma. Scelte che in realtà, al di là del profilo etico, portano benefici ulteriori: numerosi studi ormai mostrano come le aziende più inclusive siano in grado di attrarre e mantenere i migliori talenti e di creare un valore più elevato. La parità di genere non è solo, dunque, una questione etica ma è un motore di crescita economica.

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«Il primo commento che mi viene in mente pensando a questa certificazione è: bellissimo! In effetti - spiega il Ceo dell’azienda Roberto Cimberio - sono davvero contento di avere certificato quello che in questa azienda è sempre stato una realtà, un'idea condivisa a tutti i livelli. La parità di genere è un affare serio e qui in Cimberio lo abbiamo sempre preso seriamente, nella consapevolezza di vivere in un settore che si porta dietro una tara culturale che lo vuole prettamente riservato agli uomini. Credo invece, e ne siamo un esempio, che anche un'azienda come la nostra possa portare avanti politiche serie che vedono uomini e donne impiegati con l'obiettivo di coglierne le rispettive caratteristiche e peculiarità, esaltandole e assecondandole. Questa certificazione ci regala più consapevolezza all'interno dell'azienda e ci pone in modo differente verso l'esterno: chi viene a lavorare qui, uomo o donna, ha le stesse possibilità e lo stesso trattamento. Ringrazio personalmente chi ha seguito l'iter della certificazione, e chi ci ha dato la possibilità di dare un crisma di ufficialità al nostro modo di essere azienda».

«Siamo orgogliosi di consegnare questo certificato a Cimberio - spiega Federico Pasqui, Amministratore Delegato di ICIM SpA -, una realtà che appartiene al mondo della meccanica, lo stesso che ha visto la nascita, ormai più di trent'anni fa, del nostro Ente di Certificazione che ora si è evoluto in più ampio Gruppo con competenze trasversali nella consulenza, le prove, la formazione, al servizio delle imprese che si trovano ad affrontare la transizione digitale ed ecologica. La certificazione della parità di genere è lo strumento operativo che incentiva l'adozione di policy e misure concrete verso l'inclusività e la valorizzazione delle diversità, ma riconosce, al contempo, l'importanza di comportamenti già largamente applicati nelle aziende: è un punto di arrivo e di nuova partenza. È un tema che riguarda tutto il mondo del lavoro ed è un pilastro della sostenibilità sociale».

Cimberio, 175 addetti e sei filiali estere, è una delle realtà storiche del distretto della rubinetteria e valvolame del novarese, specializzata in particolare nella produzione di valvole e componentistica in ottone per i settori termoidraulico, climatizzazione, reti di distribuzione gas e acquedottistica, con l’intera produzione concentrata negli stabilimenti di San Maurizio d’Opaglio e Pogno. L’azienda ha anche rilevato il controllo di una start-up del Politecnico di Milano per iniziare ad offrire soluzioni digitali di controllo dei consumi di energia all’interno dei luoghi di lavoro.

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