Cina, la Banca centrale cambia il criterio di determinazione del cambio yuan-dollaro
Una scelta che si configura come un’apertura delle autorità monetarie all’apprezzamento della valuta cinese
di Rita Fatiguso
2' di lettura
La Banca centrale cinese ha chiesto alle banche di rimuovere, per il momento almeno, il cosiddetto fattore anticiclico (counter-cyclical factor, CCF) dal criterio per la determinazione del tasso di cambio giornaliero yuan-dollaro.
Un freno alla svalutazione
Il fattore CCF – la cui formula non è mai stata resa nota - era stato introdotto 3 anni fa per frenare la discesa dello yuan. Questa nuova mossa viene letta come un'apertura della Banca centrale all'apprezzamento della divisa cinese, ed è in linea con l'eliminazione, agli inizi di ottobre, delle penalizzazioni per chi scommette contro lo yuan. Il tasso di parità giornaliero costituisce il punto medio dell'intervallo di scambio giornaliero dello yuan rispetto al dollaro USA, con la valuta cinese che può salire o scendere del 2% su entrambi i lati.
La decisione della Banca centrale di smettere di utilizzare il fattore anticiclico nel tasso di parità giornaliero - una formula per mantenere il controllo sul tasso di cambio dello yuan - arriva dopo che la performance dello yuan nel terzo trimestre è stata la migliore nell'arco di 12 anni.Pechino non ha quindi timore di sostenere la divisa nazionale in un momento in cui gli investitori stranieri riversano denaro nei mercati finanziari cinesi e l'economia continua la sua ripresa nel dopo pandemìa.
Il boom finanziario cinese
Gli investimenti esteri si sono riversati in azioni e obbligazioni cinesi perché i tassi di interesse più elevati stanno rendendo le attività denominate in yuan più attraenti a livello globale. Ad esempio, l'obbligazione a 10 anni del Governo cinese ha un rendimento del 3,16%, mentre l'obbligazione a 10 anni del Tesoro USA offre lo 0,81% e il tasso del bund decennale del governo tedesco è negativo dello 0,62%. A settembre Pechino ha ripreso a emettere nuove quote nell'ambito del programma di investitori istituzionali nazionali qualificati, confermando il piano anche a ottobre, triplicandone gli importi.
Una modifica temporanea
Alcuni dei 14 istituti di credito che inviano quotazioni per il tasso di cambio dollaro USA-yuan al China Foreign Exchange Trade System (CFETS della Banca centrale ogni mattina prima che pubblichi il suo fixing, hanno già smesso di usare il fattore ciclico nei loro calcoli, ma non è certo se la modifica sarà temporanea o permanente.La Banca ha riaperto al fattore ciclico nell'agosto 2018, quando lo yuan ha subito una forte pressione al deprezzamento a causa della guerra commerciale con gli Usa.All'inizio di ottobre il governo ha anche abolito un requisito che aveva reso più costoso per le istituzioni finanziarie il commercio a termine di valuta estera - un derivato finanziario che consente ai trader di scommettere sul valore futuro dello yuan - liberando risorse per sostenere l'aumento dello yuan.
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