Trip.com, agenzia di viaggi cinese, offre incentivi in denaro per incoraggiare la natalità
L’agenzia di viaggi online cinese Trip.com ha dichiarato venerdì che pagherà 50.000 yuan (oltre 6.300 euro al cambio del 30 giugno) ai dipendenti per ogni figlio che avranno a partire dal 1° luglio
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L’agenzia di viaggi online cinese Trip.com ha dichiarato venerdì che pagherà 50.000 yuan (oltre 6.300 euro al cambio del 30 giugno) ai dipendenti per ogni figlio che avranno a partire dal 1° luglio. Si tratta della prima iniziativa del genere da parte di una grande azienda privata in Cina mentre il paese lotta con l’invecchiamento della popolazione.
La società, una delle più grandi agenzie di viaggio online del mondo, con 400 milioni di utenti, ha dichiarato che pagherà un sussidio in contanti ai genitori di 10.000 yuan all’anno per cinque anni per ogni bambino nato dai suoi dipendenti, non solo in Cina, ma in tutto il mondo. Il programma costerà alla società circa 1 miliardo di yuan, si legge in una nota dell’azienda.
«Ho sempre suggerito che il governo dia soldi alle famiglie con bambini, in particolare con più figli, per aiutare i giovani a soddisfare il loro desiderio di avere figli», ha detto in una nota il presidente esecutivo di Trip.com, James Liang. «Le aziende possono anche svolgere un ruolo all’interno delle proprie capacità per costruire un’atmosfera favorevole alla fertilità».
Sulla scia della “politica del figlio unico” che è durata dal 1980 al 2015, i demografi hanno avvertito che la Cina invecchierà prima di diventare ricca, poiché la sua forza lavoro si riduce e i governi locali, spesso già indebitati, spendono di più per la loro popolazione anziana. Il tasso di natalità cinese lo scorso anno è sceso a 6,77 nascite per 1.000 persone, dalle 7,52 nascite del 2021, il più basso mai registrato. Le autorità nel 2021 avevano stabilito affermato che le coppie possono avere fino a tre figli, ma durante gli anni del Covid le coppie sono state riluttanti ad avere figli. I giovani citano come fattori scoraggianti i costi elevati per l’assistenza all’infanzia e l’istruzione, il basso reddito, una debole rete di sicurezza sociale e la disuguaglianza di genere.
Liang, che è anche un demografo, quest’anno ha pubblicato un libro intitolato “Strategie di popolazione: come la popolazione influenza l’economia e l’innovazione” e ha suggerito che il 2% del PIL cinese dovrebbe essere destinato a incoraggiare la fertilità.
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