Cina, simulati attacchi contro obiettivi chiave su Taiwan
La mossa in risposta all’incontro McCarthy-Tsai. La presidente taiwanese: vogliamo rafforzare la cooperazione con gli Stati Uniti
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Durante le esercitazioni militari cinesi di ieri sono stati «simulati attacchi di precisione congiunti contro obiettivi chiave sull’isola di Taiwan e nelle acque circostanti»: lo hanno riferito oggi i media statali. L’emittente cinese Cctv ha reso noto che l’aviazione ha schierato decine di aerei per «volare nello spazio aereo dell’obiettivo» e le forze di terra hanno effettuato esercitazioni per «attacchi di precisione su più obiettivi».
Undici navi da guerra e 70 aerei cinesi si trovano attualmente intorno a Taiwan: lo rende noto il ministero della Difesa dell’isola, che in precedenza aveva segnalato la presenza di nove navi da guerra e 58 aerei di Pechino. Il ministero ha aggiunto che sta monitorando i «movimenti militari cinesi attraverso un sistema congiunto di sorveglianza e ricognizione dell’intelligence», aggiungendo che gli aerei da guerra rilevati fino alle 12 ora locale (le 6:00 in Italia) includevano un mix di jet da combattimento e bombardieri.
La Cina aveva annunciato ieri l’avvio di tre giorni di esercitazioni militari intorno a Taiwan. Una mossa in risposta all’incontro in Florida tra la presidente taiwanese presidente di Taiwan Tsai Ing-wen e il presidente della Camera Usa Kevin McCarthy nonostante le minacce di Pechino. L’Eastern Theatre Command dell’esercito cinese ha infatti dichiarato che le esercitazioni sono «un serio avvertimento contro la collusione delle forze separatiste di Taiwan con forze esterne e una mossa necessaria per difendere la sovranità nazionale e l’integrità territoriale».
Le esercitazioni, soprannominate “United Sharp Sword”, prevedono «pattugliamenti ed esercitazioni pronte al combattimento dentro e intorno allo Stretto di Taiwan, a nord, sud e est di Taiwan e sul mare e nello spazio aereo come previsto», ha dichiarato il colonnello Shi Yi del Lo del comando del Eastern Theatre Command dell’esercito popolare di liberazione (PLA).
Secondo quanto riporta il network statale Cctv, le manovre militari iniziate ieri dalla Cina stanno provando un «accerchiamento» totale di Taiwan, con «pattugliamenti e avanzamenti intorno all’isola, dando forma a posizioni di accerchiamento e deterrenza a tutto tondo». Un video, sul canale militare, ha mostrato alcune risorse coinvolte tra lanciarazzi e cacciatorpedinieri della Marina, nonché jet e bombardieri dell’Aeronautica. Enfasi speciale per i sistemi missilistici delle forze di terra, in grado di raggiungere l’isola dalle coste cinesi: in passato erano in dotazione solo alla ’Rocket force’.
La presidente di Taiwan Tsai: vogliamo rafforzare la cooperazione con gli Usa
«Il popolo di Taiwan ama la democrazia» e come governo di Taipei «non vediamo l’ora di rafforzare la cooperazione con gli Stati Uniti in materia di sicurezza». È stata la risposta della presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, alle esercitazioni militari cinesi sullo Stretto. «Vogliamo continuare a collaborare con gli Stati Uniti e con altri Paesi a difesa della democrazia e della libertà», ha aggiunto, parlando di «anni di espansionismo autoritario» a cui si è assistito «negli anni recenti».
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