Wall Street in rialzo, ma la frenata cinese pesa sui listini. Milano negativa
Il Pil cinese nel secondo trimestre del 2023 è salito del 6,3% su base annua, contro una stima del +7,1%, deludendo le attese degli investitori. Euro resta a 1,12 dollari, petrolio e gas in calo
di Flavia Carletti
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Chiusura debole per le Borse europee che si sono mosse con cautela per tutta la seduta, frenate dai deludenti dati sull’economia cinese. La performance di alcuni titoli industriali e dei bancari ha tenuto a galla Piazza Affari (-0,19% il Ftse Mib), in linea con il Dax40 di Francoforte (-0,2%) quando il Cac40 di Parigi è rimasto più indietro (-1,12%), zavorrato dal settore del lusso. I dati sul Pil, le vendite al dettaglio e l’occupazione giovanile in Cina hanno deluso le attese del mercato, mostrando che la ripresa del colosso asiatico è più debole del previsto e questo fa aumentare anche i timori per l’andamento dell’economia mondiale, in un contesto in cui le banche centrali di Usa e Eurozona sono in una fase rialzista dei tassi.
Wall Street chiude in rialzo, con gli investitori che aspettano le tante trimestrali in calendario da domani – la cui pubblicazione è iniziata la scorsa settimana – per valutare meglio lo stato di salute dell’economia. Il Dow Jones segna alla fine delle contrattazioni +0,22%, il Nasdaq sale dello 0,93% e l’indice S&P 500 avanza dello 0,39%.
Nel resto d'Europa, ad Amsterdam l'Aex è sceso dello 0,70%, a Londra il Ftse100 dello 0,36% e a Madrid l'Ibex35 è rimasto sulla parità. Si è mossa i controtendenza la Borsa di Bruxelles (+3,42%), spinta al rialzo dalla performance di Argenx (+31%), dopo avere comunicato il positivo esito di uno studio per valutare l’efficacia di un farmaco sperimentale per la cura di una grave malattia neurologica.
A Milano svetta Leonardo, in rosso Moncler
A Milano, tra i titoli, hanno chiuso in testa al Ftse Mib, Leonardo(+2,52%), quando è scattato il conto alla rovescia per la pubblicazione dei conti del secondo trimestre 2023 che gli analisti si aspettano solidi, e Cnh Industrial (+2,53%). Sotto i riflettori anche Banco Bpm (+1,97%), dopo l'accordo con Gruppo Bcc Iccrea e Fsi sulla monetica. Segno opposto per Nexi (-2,89%) e Moncler (-2,91%), che si è mosso in linea con il comparto europeo del lusso, penalizzato dall’andamento dell’economia cinese. Giornata abbastanza positiva per i bancari, alle spalle di Banco Bpm hanno chiuso Bper (+1,92%) e Unicredit (+1,06%), quando sono rimaste più indietro Mediobanca (+0,44%) e Intesa Sanpaolo (+0,19%). Segno meno, invece, per Banca Mps (-0,16%). Tra i titoli in rialzo anche Erg (+0,96%) e Unipol (+0,52%). Sopra la parità ma poco mossi i titoli del risparmio gestito con l'eccezione di Finecobank (-1%). Hanno terminato le contrattazioni in rosso Interpump (-2,24%), Diasorin (-1,71%) e Campari (-1,66%).
Mercati cinesi deludono le attese
La Cina ha annunciato una crescita economica nel secondo trimestre del +6,3% su anno, nonostante un rallentamento della ripresa post-Covid osservato negli ultimi mesi e una serie di indicatori deludenti. Gli analisti si aspettavano un rimbalzo più robusto (7,1%), dopo un aumento del 4,5% del Pil nel primo trimestre. In valori assoluti il Pil cinese ha toccato un valore di circa 8,3 trilioni di dollari. Le vendite al dettaglio invece hanno frenato drasticamente a giugno, con un aumento del 3,1% su anno, secondo i dati dell'Ufficio nazionale di statistica. Questo dato segna un netto rallentamento rispetto al +12,7% di maggio, mentre la produzione industriale ha accelerato a giugno al +4,4% su base annua, contro il +3,5% del mese precedente. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione cinese si è attestato al 5,2% a giugno, stabile rispetto al mese precedente. Invece, il tasso di disoccupazione tra i 16 e i 24 anni ha raggiunto un record del 21,3%, in aumento rispetto al 20,8% di maggio.
Euro resta a 1,12 dollari, petrolio e gas in calo
Sul mercato dei cambi, l’euro passa di mano a 1,1236 dollari (1,1239 in avvio e 1,1236 venerdì in chiusura) e 156,153 yen (155,595 e 155,73), il cambio dollaro/yen si attesta a 138,974 (138,447 e 138,58). Sul mercato dell'energia, il contratto consegna Settembre sul Brent scende dello 0,99% a 79,08 dollari al barile, dopo una breve fiammata sopra 80 dollari, e quello scadenza Agosto sul Wti dello 0,95% a 74,7 dollari al barile. Ad Amsterdam il prezzo del gas è in calo del 2,2% a 25,4 euro al megawattora.
Spread Btp/bund in calo a 168 pb, rendimento sale al 4,17%
Chiusura in leggero calo per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il titolo tedesco di pari durata è indicato a 168 punti base dai 169 punti della chiusura di venerdì. In lieve aumento il rendimento del BTp decennale benchmark, che chiude al 4,17% dal 4,16% del riferimento precedente.
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