Citroën reinventa la media C4 Ora è un crossover (anche elettrico)
Il marchio del neonato megagruppo ripropone un modello essenziale per il suo rilancio. Tra i punti di forza: originalità dello stile, confort e disponibilità di una versione a ioni di litio
di Corrado Canali
3' di lettura
Punto di partenza il ruolo che Citroën avrà all’interno di Stellantis, il neonato megagruppo originato dalla fusione tra Psa e Fca. Per il brand francese si profila il compito di diventare un brand accessibile e di massa rispettandone però l’identità di un marchio che ha fatto la storia per la sua creatività e tecnologia.
Lo farà a partire da un’auto, la nuova C4, un crossover nel vero senso della parola, cioè un “incrocio“tra una berlina e un suv. La vettura, offerta anche in versione elettrica è l’erede delle originali berline medie del passato del brand francese: dalla Ami 8, alla GS degli anni ’70, dalla BX alla Xsara fino alle C4 degli 2000 alla Cactus. In comune con loro la nuova C4 ha lo stile anticonformista e molte soluzioni innovative che non guastano mai a cui aggiunge il powertarin elettrico che è la mobilità del futuro.
Di sicuro la nuova C4 attinge al meglio dal Dna di Citroën in particolare per lo stile che infatti la distingue e per il confort che la rende piacevole alla guida grazie anche ad una spaziosità non così scontata nelle vetture di oggi. A tutto ciò aggiunge un’altezza da terra che facilita l’accesso a bordo e la posizione alta di tutti gli occupanti tipica dei suv-crossover. Anche le dimensioni sono ideali per un modello di taglia media: la nuova C4, infatti, è lunga 4,36 metri, alta 1,52 metri e larga 1,8 metri. L’altezza da terra è di 156 mm che la pone nel mezzo fra la C3 e la C5 Aircross. Il bagagliaio inoltre ha una capacità minima di 380 litri e una soglia di carico bassa, ma se gli schienali dei sedili dietro sono abbattuti arriva fino a 1.250 litri. L’unico limite della C4 è forse la limitata visibilità posteriore, un dettaglio che l’accomuna al modello del lontano 2004. A tutto ciò si aggiungono le 31 varianti di colori per gli esterni da abbinare a 6 ambienti interni oltre ai 16 vani portaoggetti a bordo il più utile forse dei quali è in plancia davanti al passeggero. Senza contare dei cerchi di lega da 16, 17 e 18 pollici.
Il confort di marcia è un altro dei plus della nuova C4 come di tutte le auto del Double Chervon di ieri e di oggi. Merito delle sospensioni Progressive Hydraulic Cushions e di sedili come gli Advanced Comfort con funzione di massaggio e di riscaldamento. Alla luminosità interna ci pensano, invece, le ampie superfici vetrate e il tetto in vetro.
Quanto alla sicurezza la nuova C4 offre 20 sistemi di assistenza fra cui il Livello 2 di guida autonoma o l’head-up display a colori e ancora la ConnectedCam e l’infotainment da 10 pollici. Non mancano le soluzioni originali, come lo Smart Pad Support, il sostegno per un tablet utilizzabile dal passeggero anteriore. A cui si aggiunge per la versione elettrica uno specifico comando della trasmissione e dei pulsanti di tipo retroilluminato e per il resto dei motori disponibili il Drive Mode che offre diverse modalità di guida. E veniamo alla meccanica della nuova C4 che è comune a molti altri modelli di ultima generazione del gruppo Psa e ora lo sarà anche per Stellantis. La piattaforma è la Cmp (usata per Peugeot 208/2008, Opel Mokka e altre vetture) in grado si supportare versioni a benzina Puretech o diesel HDi da 130 cv, oltre alla versione elettrica e-C4 che propone un motore da 136 cv alimentato da una batteria da 50 kWh, per un’autonomia di circa 350 km.
L’elettrica è accreditata di una velocità massima di 150 km/h e raggiunge i 100 km/h da fermo in 9,7 secondi, mentre i tempi di ricarica variano dalle 24 ore della presa domestica ai 30 minuti per l’80% dell’energia con colonnine da 100 kW. In alternativa il 3 cilindri a benzina alla guida si dimostra brillante in ripresa, con consumi bassi e per nulla rumoroso. Il vituperato diesel resta la soluzione ideale per i viaggi e le flotte. L’elettrica, però, è la scelta più virtuosa specie adesso che fra bonus e incentivi, il prezzo di listino superiore rispetto ai motori termici si è di fatto azzerato.
La vettura è disponibile in tre allestimenti, Feel, Feel Pack e Shine. I listini sono compresi fra 23mila e 28mila euro per il benzina, fra 26.400 e 29.400 euro per il diesel e fra 35mila e 37.400 euro per l’elettrica.
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