Civitavecchia, record di crocieristi nel 2023
Previsti 3,2 milioni di passeggeri movimentati nell’anno. Nel 2025 sarà inaugurato il nuovo cruise terminal Bramante
di Raoul de Forcade
2' di lettura
Record di crocieristi per il porto di Civitavecchia che, nel 2023, supera ampiamente la soglia dei 3 milioni di passeggeri movimentati sulle banchine. A celebrare il primato è stato il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Tirreno centro meridionale, Pino Musolino, insieme a John Portelli, general manager di Roma cruise terminal, la società partecipata da Costa Crociere, Msc e Royal Caribbean, che gestisce i moli delle navi passeggeri. Alla cerimonia ha partecipato anche il viceministro dei Trasporti, Edoardo Rixi.
«I 2,69 milioni di passeggeri totalizzati nel 2019 (prima del Covid, che ha svuotato le banchine cruise romane, ndr) - ha affermato Musolino - erano già un primato di questo scalo. Ma i 3 milioni raggiunti ora sono un record storico rispetto a tutti i porti italiani».
Obiettivo 3,5 milioni entro due anni
È stato, poi, Portelli a entrare più nel dettaglio dei numeri. «L’obiettivo dei 3 milioni è stato raggiunto al 31 ottobre 2023; pensiamo di finire l’anno anche oltre, con 3,29 milioni. Inoltre abbiamo l’obiettivo di arrivare a 3,5 milioni nel 2025». Peraltro, ha proseguito Portelli, un dato altrettanto significativo è il numero di passeggeri che si imbarcano e sbarcano (turnaround) a Civitavecchia, rispetto a quelli che effettuano solo transiti nel porto.
«Nel 2019 - ha spiegato - il 38% del totale dei crocieristi arrivati nello scalo era in turnaround mentre quest’anno la percentuale è salita al 47%. Questo è importante perché sui passeggeri in turnaround lavorano i portuali per portare le valigie, ma si utilizzano anche più addetti alla security per i controlli; e poi ci sono ricadute su alberghi e bed & breakfast, perché molti crocieristi dormono a Civitavecchia o a Roma».
Ricadute sul territorio
Inoltre, ha aggiunto, «c’è l’approvvigionamento delle navi: noi facciamo una media 60mila tonnellate di approvvigionamenti ogni anno. E ancora ci sono i bus, gli accompagnatori, gli addetti al check-in. In totale, rispetto a una nave grande, che movimenta 8-9mila passeggeri, possono lavorare 300 persone sul territorio, se non di più».
Poi, ha chiosato, «è bene ricordare che nel 2022 sono andati in crociera, complessivamente, circa 750mila italiani. Quest’anno la cifra è salita a un milione circa. Tra questi, molti di coloro che vengono a Civitavecchia raggiungono il porto in auto. E così è nata un’altra industria, quella del park & cruise, analoga al park & fly degli aeroporti».
Nuovo terminal nel 2025
Per l’accoglienza e lo smistamento dei passeggeri, attualmente nel porto romano esiste il terminal Amerigo Vespucci, affiancato da tre tensostrutture. Portelli ha sottolineato che, una di queste, sarà sostituita dal nuovo terminal Donato Bramante.
«I lavori - ha detto - inizieranno a febbraio 2024 e ad aprile 2025 è prevista l’inaugurazione del Bramante».Contando anche questa nuova struttura, che vale 6,3 milioni di euro, ha concluso Portelli, «gli investimenti fatti a Civitavecchia da Roma cruise terminal, tra il 2007 e oggi, ammontano a 30 milioni».
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