Clima, in Gran Bretagna il supercomputer per salvare il pianeta
Costerà 1,2 miliardi di sterline (1,4 miliardi di euro) il centro di calcolo per le previsioni meteo e per i modelli climatici
di Jacopo Giliberto
2' di lettura
Un supercalcolatore da 1,4 miliardi di euro per prevedere il meteo ma soprattutto per studiare i cambiamenti del clima. La decisione è del Governo inglese, che investirà 1,2 miliardi di sterline (circa 1,4 miliardi di euro) nel computer più potente al mondo nell’elaborazione di dati meteo per fornire previsioni e analisi climatiche più accurate.
L’investimento rafforza l’importanza che i grandi centri di calcolo stanno assumendo: l’elaborazione di enormi quantità di dati è ormai
indispensabile per individuare fenomeni di particolare complessità. Ne sono un esempio in Italia il potentissimo Cineca di Casalecchio di Reno, che lavora anche sul coronavirus, oppure il centro di calcolo — il computer privato più potente al mondo — che l’Eni ha appena completato nel polo pavese di Sannazzaro-Ferrera.
Tra gli obiettivi, il calcolatore aiuterà la transizione energetica e la riduzione delle emissioni attraverso un uso più efficiente dell’energia.
Non a caso la Gran Bretagna (e in particolare la Scozia) insieme con l’Italia ospiteranno continuamente in dicembre a Glasgow il vertice sul clima Cop26 dell’Unfccc e il primo ministro Boris Johnson vuole mostrare il ruolo di guida che il Regno Unito cerca di avere nello studio del clima e nella riduzione delle emissioni di gas serra.
Prevedere tempeste e allagamenti
Il nuovo centro di calcolo sarà gestito dal Met Office, cioè il servizio meteorologico di Stato, e sarà usato per prevedere in modo accurato le tempeste e gli uragani, per definire i luoghi più adatti per la protezione civile in caso di inondazioni e per prevedere i cambiamenti del clima globale.
Rinnovabili e la domanda energetica
Un altro utilizzo importante è destinato alla pianificazione dei voli negli aeroporti e ridurre le cancellazioni per maltempo, e potrebbe contribuire alla riduzione delle emissioni consentendo alle compagnie aeree di sfruttare i venti di coda, ma soprattutto la previsione meteo più accurata servirà a prevedere gli andamenti della domanda e dell’offerta di energia.
Uno dei problemi maggiori delle fonti rinnovabili di energia è la difficoltà di prevederne la loro produzione, legata all’incertezza di fattori per loro definizione incostanti come il vento (per l’energia eolica), come il passaggio delle nuvole (per l’energia solare) e come la temperatura (per i consumi di riscaldamento o di condizionamento).
Cambiare le macchine
Gli attuali supercomputer del Met Office saranno messi fuori servizio alla fine del 2022; il centro di calcolo oggi in uso è uno dei 50 più potenti al mondo.
La prima fase del nuovo calcolatore aumenterà la capacità di elaborazione del Met Office di sei volte, ha detto il governo.
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