Club Med rilancia sull’Italia con Pragelato e San Sicario
Nel nostro Paese investimenti per 150 milioni. Appena concluso l’ampliamento del resort nel Sestiere. È la prima struttura in Europa realizzata in legno con materiali e assemblaggio in loco
di Lucilla Incorvati
2' di lettura
È a un giro di boa l’industria del turismo che torna a intercettare le preferenze dei viaggiatori (destinazioni più sostenibili, più esperienziali) e con la voglia di viaggiare che torna a farsi largo. Dei nuovi trend c’è già chi sta raccogliendo i primi frutti. Tra questi Club Med, pioniere del concetto di vacanza all inclusive lanciato nel 1950 che, anche a fronte della pandemia, non ha mai smesso di investire, ristrutturare e lavorare in Italia.
«Durante il Covid il mondo del turismo è profondamente cambiato e oggi più che mai si assiste alla voglia di viaggiare all’insegna di nuove esigenze che noi abbiamo cercato di cogliere», sottolinea Anne Browaeys, da due anni ceo Europe e Africa di Club Med. Per il gruppo il trend di prenotazioni positivo delle ultime quattro settimane ha registrato un +152,3% del fatturato rispetto al 2021 sulle prenotazioni del 1° semestre.
Molto positivo il trend per i resort di montagna con prenotazioni nel 2023 che segnano +22.7%, a Marrakech La Palmeraie in Marocco (+43.2%) e Maldive, nei resort Club Med Kani e Ville di Finolhu (+12 per cento).
Pragelato e il nuovo progetto a San Sicario
«In Italia nel 2022 registriamo un incremento in termini di business sul 2019 del 55% – aggiunge Browaeys –. Sta andando molto bene la montagna dove abbiamo appena terminato un ampliamento con 40 nuovi chalet a Pragelato (Sestiere) per un investimento complessivo di 30 milioni di euro che si avvia a ripartire rinnovato per la stagione invernale. È il primo resort realizzato in legno in Europa. I materiali sono locali e assemblati sul posto. Mentre siamo pronti ad avviare il grande progetto di San Sicario da aprire nel 2024 con un investimento di oltre 110 milioni di euro».
Qui l’impegno non è da poco perché il progetto prevede un grande lavoro di rinnovamento all’insegna della sostenibilità. Dopo l’apertura del resort Exclusive Collection di Cefalù, primo Club Med Exclusive Collection del Mediterraneo, quello di San Sicario si avvia a diventare un punto di riferimento per il prodotto montagna. «Ad oggi il 100% dei nuovi resort possono contare su costruzioni sostenibili – aggiunge Browaeys – più dell’80% dei resort sono certificati Green Globe. Il tutto all’insegna di una strategia di costante miglioramento del livello qualitativo, incentrata sullo sviluppo della Exclusive Collection».
Club Med nel mondo
Intanto, prosegue l’espansione di Club Med nel mondo. A fine 2022 i resort saranno 76 a cui si aggiungeranno investimenti per ristrutturazione o ampliamento di proprietà esistenti.
Dopo l’apertura in questi giorni dello spagnolo Club Med Magna Marbella, sempre in Europa, ma questa volta sulle Alpi francesi, sono ben due i debutti previsti per dicembre: il Club Med Tignes (430 camere, di cui 25 suite Exclusive Collection, due ristoranti, una spa, nonché la più grande piscina del gruppo sulle Alpi); il Club Med Val d’Isère sarà invece il primo resort montano della compagnia completamente a 5 stelle (216 camere, una spa e una ricca proposta food and beverage).
In Asia è già calendarizzato il giapponese Club Med Hokkaido ed uno in Cina. Per Club Med nel 2021 il volume di affari è salito del 10,8% rispetto al 2020 (5.978 milioni di renmimbi cinesi, secondo i dati del gruppo Fosun cui appartiene, pari a circa 854 milioni di euro).
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