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L’addio turbolento di Cnh a Piazza Affari: balza sul buyback, poi affonda sui conti

Il titolo resterà quotato solo a Wall Street. Al via un nuovo riacquisto di azioni fino a 1 miliardo di dollari, pensato anche per compensare la potenziale volatilità derivante dal delisting

di Stefania Arcudi

foto REUTERS

3' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - A Piazza Affari scivola sulla trimestrale Cnh Industrial dopo una prima parte di seduta positiva in scia alla conferma del delisting a Milano e l'annuncio di un nuovo buyback da un miliardo di dollari (pensato anche per compensare eventuale volatilità innescata dall'addio al listino milanese). A fare da traino a inizio seduta è stata la conferma dell'addio a Piazza Affari per restare quotata solo a Wall Street, atteso a gennaio 2024, e dell'avvio del nuovo maxi buyback fino a 1 miliardo di dollari, pensato anche per compensare la potenziale volatilità derivante dall'addio a Piazza Affari e ottimizzare la struttura del capitale della società.

La società ha annunciato che il cda ha approvato la domanda per la cancellazione della quotazione delle sue azioni ordinarie da Euronext Milano. Come annunciato a inizio febbraio, la decisione di concentrare la quotazione sul Nyse dovrebbe consentire una maggiore liquidità e attenzione da parte degli investitori, semplificando ulteriormente il profilo aziendale e gli obblighi di conformità. Il buyback sarà strutturato in due parti principali: la prima comporterà il riacquisto di azioni per un importo equivalente a fino a 400 milioni di euro di azioni ordinarie della società tra l'8 novembre e il 29 dicembre 2023 (questi acquisti saranno effettuati su Euronext Milano e sui sistemi multilaterali di negoziazione, Mtf), mentre la seconda prevede il riacquisto di azioni, di volta in volta, fino all'importo residuo autorizzato nell'ambito del programma tra l'8 novembre e il primo marzo 2024 (questa parte sarà eseguita sul Nyse).

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Poi il titolo affonda sul trimestre e la revisione della guidance

Dopo l'auforia iniziale, il titolo crolla in scia ai conti. Nel terzo trimestre Cnh Industrial, infatti, ha messo visto salire di misura utili (+2%) e ricavi (+2%), ma ha tagliato le stime su ricavi e free cash flow delle attività industriali per l'intero anno. La società ha anche annunciato un programma di ristrutturazione nel breve periodo, con a seguire una revisione approfondita della struttura dei costi generali, amministrativi e di vendita, che in particolare ha l'obiettivo di ridurre del 5% il costo del lavoro. Nei tre mesi a settembre, la società ha riportato un utile netto di 570 milioni di dollari, contro i 559 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso (pari a 0,42 dollari, da 0,41 dollari). I ricavi consolidati sono stati pari a 5,986 miliardi di dollari (+2% rispetto al terzo trimestre 2022, ma sotto il consensus per 6,041 miliardi) e i ricavi di vendita netti delle attività industriali per 5,332 miliardi di dollari (-1% rispetto al terzo trimestre 2022 e sotto i 5,825 miliardi attesi dal consensus). Il cash flow generato dalle attività operative è pari a 232 milioni e il free cash flow delle attività industriali è negativo per 127 milioni di dollari nel terzo trimestre.

A causa dell'indebolimento delle condizioni del mercato finale, soprattutto in Sud America, Cnh Industrial ha modificato le prospettive per il 2023 riguardo alle attività industriali. Il gruppo attende ora ricavi di vendita netti in crescita tra il 3% e il 6% rispetto all'anno precedente, compresi gli effetti della conversione valutaria. Alla fine del secondo trimestre aveva anticipato un incremento tra l'8% e l'11%. Inoltre, il free cash flow delle attività industriali è ora atteso tra 1 e 1,2 miliardi di dollari, mentre la stima precedente parlava di una forchetta tra 1,3 e 1,5 miliardi di dollari. E' inoltre atteso un risultato diluito per azione adjusted atteso pari a circa 1,70 dollari.

Le spese generali, amministrative e di vendita sono previste in crescita di non più del 5% circa rispetto al 2022 (stima invariata) e le spese di ricerca e sviluppo e spese in conto capitale sono attese a circa 1,6 miliardi di dollari (invariato).

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