ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIndustria alimentare

Coca-Cola Hbc Italia in dieci anni ha investito mezzo miliardo

Il driver di tutti questi investimenti produttivi è stata la sostenibilità

di Micaela Cappellini

(Imagoeconomica)

2' di lettura

Dai macchinari per l’imbottigliamento al packaging, dagli impianti di raffreddamento alle centrali di cogenerazione: negli ultimi dieci anni Coca-Cola Hbc Italia, il principale imbottigliatore di prodotti a marchio Coca-Cola sul territorio nazionale, ha investito circa mezzo miliardo di euro.

Al centro del potenziamento ci sono soprattutto i tre siti produttivi: soltanto tra lo stabilimento di Nogara in provincia di Verona, quello di Oricola in Abruzzo e quello di Marcianise, in Campania, sono stati spesi circa 440 milioni di euro. Il 2022 è stato anche l’anno della riapertura della fabbrica di Gaglianico (Biella), che ora è diventato un impianto che trasforma fino a 30mila tonnellate di Pet all’anno in preforme in 100% plastica riciclata destinate all’imbottigliamento. Il filo rosso di tutti questi investimenti è stato la sostenibilità, tanto che secondo il bilancio appena presentato, rispetto al 2010 l’azienda ha diminuito le emissioni di CO2 di 45mila tonnellate, equivalenti a circa 375mila viaggi in auto da Milano a Roma. «In Italia - spiega Giangiacomo Pierini, direttore Corporate affairs & sustainability di Coca-Cola Hbc Italia - abbiamo acquistato macchinari che hanno minori necessità energetiche e macchine che fanno utilizzare meno materia prima per il packaging, trasformando i sei stabilimenti del Paese in impianti all’avanguardia rispetto a tutto il resto d’Europa».

Loading...

Per il futuro, l’obbiettivo di Coca-Cola Hbc è quello di crescere ulteriormente tra i consumatori italiani, in controtendenza con i segnali di restrizione degli acquisti che stanno arrivando in questo periodo. «In Italia - dice Pierini - siamo presenti in territori dove è certamente possibile fare nuovi investimenti. Non mi preoccupa il breve periodo, ma nel medio periodo oggi è difficile in quale direzione si potrà andare a investire. Finché non saranno chiare le regole del gioco, è impossibile fare strategie. Mi spiego: se la bozza della Commissione europea per il nuovo regolamento sulla plastica dovesse essere confermata, per un’azienda come Coca-Cola Hbc si tratterebbe di ripensare tutto il modello produttivo. Dovremmo ipotizzare un riuso obbligatorio, impianti di lavaggio, zone di stoccaggio per le bevande vuote. Ma soprattutto, nessuna delle nostre linee di produzione di Pet sarebbe pronta: andrebbero tutte fatte ex novo».

Sul fronte nazionale, sul comparto bevande potrebbero abbattersi anche la Sugar e la Plastic tax, che per le bevande gassate porterebbero a un aumento del costo di circa dieci centesimi al litro: «Formalmente - dice Pierini - entrambe le tasse sono state stabilite per legge e dovrebbero entrare in vigore a partire dal 1° gennaio 2024. Per fermarle, occorrerebbe una decisione ad hoc del Governo entro la fine di quest’anno».

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti