fase 2

Coldiretti, -80% i consumi al ristorante

Stima degli effetti delle mancate riaperture e del ridotto afflusso di clienti all’inizio della Fase 2. A Palermo gli ambulanti protestano contro lo stop

di Redazione Economia

(Italy Photo Press)

3' di lettura

Un crollo dei consumi pari a quasi l’80% si è registrato in ristoranti, pizzerie, trattorie e agriturismi per effetto delle mancate riaperture, ma anche per il ridotto afflusso della clientela che ha provocato un drastico taglio delle forniture alimentari rispetto alla norma. È quanto emerge da una stima della Coldiretti sull'inizio della Fase 2 con la possibilità per gli italiani di tornare a mangiare fuori casa.

A pesare sul calo delle ordinazioni di cibo e bevande, sottolinea la Coldiretti, è in molti casi la decisione di non riaprire ma anche il calo delle presenze per la chiusura degli uffici con lo smart working e l'assenza totale dei turisti italiani e stranieri. Meno impattante in questa fase è, invece, il vincolo del rispetto delle distanze con la riduzione dei posti a sedere disponibili. Un duro colpo per l'economia, visto che la spesa per il cibo fuori casa era il 35% del totale dei consumi alimentari per un valore di 84 miliardi di euro.

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Le difficoltà della ristorazione, ricorda la Coldiretti, hanno un effetto a valanga sull'agroalimentare con il mancato acquisto di cibi e bevande in industrie e aziende agricole. Una partenza a rilento che riguarda anche i 24 mila agriturismi, spesso situati in zone isolate della campagna, che forse sono i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.

Il malcontento regna sovrano. E non solo nella ristorazione. A Palermo i “mercatari”, gli ambulanti che danno vita ai mercatini settimanali nei diversi quartieri della città, hanno protestato contro l'amministrazione comunale che ieri ha imposto lo stop. «Gli ambulanti sono pronti a rispettare le regole anti Covid - dice il coordinatore Giovanni Felice -, anzi hanno preso tutti gli accorgimenti necessari. Ciò che non accettiamo è il taglio dei mercatini, così l'amministrazione ci manda ko».

A Roma Raggi aumenta dehors
«Nelle prossime ore approverò un provvedimento perché gli esercenti si possano espandere all'aperto: meno tavoli all'interno, cerchiamo di portarne di più all'esterno» ha detto a SkyTg24 la sindaca di Roma Virginia Raggi. «È molto attesa come novità - ha aggiunto - Volevamo aspettare il decreto legge. Il centro storico di Roma è patrimonio Unesco, abbiamo una serie di monumenti da tutelare, e certo non si potrà arrivare con i tavolini dentro la Fontana di Trevi. Puntiamo molto anche sulla ripresa del turismo» . La ricetta oggi è «alleggerire la parte fiscale e agevolare l'ampliamento degli spazi. Dietro a ogni saracinesca ci sono delle famiglie - ha concluso - Ieri sono stata in un ristorante storico di Roma che dà lavoro a 33 persone. Rimanere chiusi non è pensabile. Queste persone fanno bene alla città e al Paese».

A Firenze concessione gratuita di spazi all’aperto
La giunta comunale di Firenze ha approvato la delibera con le linee guida per ampliare in tutta la città la concessione gratuita di spazi all'aperto per bar e ristoranti: si tratta del piano anticipato nei giorni scorsi dal sindaco Dario Nardella. Secondo l'atto, se l'attività non ha una concessione di occupazione di suolo pubblico, potrà sfruttare un'area estesa fino a 12 metri; se invece ha una concessione, lo spazio potrà aumentare del 50% per esercizi fuori dal centro storico e del 25% all'interno. L'arco temporale in cui sarà possibile usufruire della maggiorazione di spazio sarà dal 1 giugno al 30 settembre. In via eccezionale potranno usufruirne anche negozi del commercio e dell'artigianato se sarà approvato un progetto speciale di pedonalizzazione di una intera via e in orari serali.

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