Colombia, arrestato il narcos più ricercato del paese. Viveva nella giungla
Si nascondeva nella giungla Dairo Antonio Usuga. È stato catturato con una operazione con 500 soldati e collaborazione di Usa e Regno Unito
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Si nascondeva nella giungla Dairo Antonio Usuga, 50 anni, il narcos colombiano attestato nel nord-ovest del Paese, a Necocli. Da tempo nella lista dei più ricercati della Drug Enforcement Administration, la Dea, degli Stati Uniti, per la sua cattura era stata offerta una ricompensa di 5 milioni di dollari.
Con il supporto di Usa e Regno Unito, più di 500 soldati e membri delle forze speciali colombiane hanno fatto irruzione nel nascondiglio nella giungla di Usuga, che era protetto da otto anelli di sicurezza.
Nel 2017 ha mostrato per la prima volta il suo volto in occasione della visita di Papa Francesco nel Paese, pubblicando un video in cui chiedeva che il suo gruppo potesse deporre le armi e smobilitare nell’ambito del processo di pace del Paese con le forze armate rivoluzionarie della Colombia.
Usuga è stato incriminato per la prima volta nel 2009, dal tribunale federale di Manhattan, con l’accusa di traffico di droga e per aver fornito assistenza a un gruppo paramilitare di estrema destra, ritenuto dagli Usa una organizzazione terroristica.
Incriminazioni successive nei tribunali federali di Brooklyn e Miami lo hanno accusato di aver importato negli Stati Uniti almeno 73 tonnellate di cocaina tra il 2003 e il 2014 attraverso paesi come Venezuela, Guatemala, Messico, Panama e Honduras.
Usuga per anni ha volato sotto il radar delle autorità, mantenendo un basso profilo, a differenza di altri narcos colombiani.
Lui e suo fratello, che è stato ucciso in un raid nel 2012, hanno iniziato come uomini armati per l’ormai defunto gruppo di guerriglie di sinistra noto come Esercito di Liberazione Popolare e poi hanno cambiato schieramento e si sono uniti ai nemici sul campo di battaglia dei ribelli, un gruppo paramilitare.
Si è rifiutato di disarmarsi quando quella milizia ha firmato un trattato di pace con il governo nel 2006, approfondendo invece il mondo criminale colombiano e avviando operazioni nella regione strategica del Golfo di Uraba nel nord della Colombia, un importante corridoio di droga circondato dall’Oceano Pacifico e dai Caraibi mare su entrambi i lati.
La terra dedicata alla produzione di coca - la materia prima della cocaina - è aumentata del 16% l’anno scorso a un record di 245.000 ettari, un livello mai visto in due decenni di sforzi di eradicazione degli Stati Uniti, secondo un rapporto della Casa Bianca.
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