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Colonnine elettriche, Electrip investe in Ue e sbarca in Italia

Il manger Nicola De Sanctis: «Da qui al 2027 impegneremo 500 milioni in Europa per dare energia alle auto»

di Raoul de Forcade

3' di lettura

La joint venture Electrip Global, presieduta in Uk dal manager genovese Nicola De Sanctis, punta a sbarcare in modo massiccio in Europa, e segnatamente in Italia, con il business delle colonnine elettriche di ricarica per auto. Per farlo mette sul piatto un investimento da 500 milioni di euro in Ue, di qui al 2027, dislocandone 20 sul territorio nazionale quest’anno, che saliranno a 40 milioni nel 2024, per crescere ulteriormente negli anni successivi.

A illustrare il progetto è lo stesso De Sanctis, che è entrato in questo nuovo business, dopo una lunga carriera che lo ha visto ai vertici di Edison, Iren, Eon Italia e Acquedotto pugliese. «La Electrip Global, che ha la holding company in Uk - spiega - è presente in Turchia e in sei nazioni dell’Europa centrale, cioè Italia, Francia, Polonia, Croazia, Bulgaria e Grecia, tramite società attive nei diversi Paesi».

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Fondi e partner industriali

Sul suolo italiano, prosegue, «c’è la Electrip Italia, che è la più importante nel bacino europeo. Gli azionisti della joint sono il fondo Wrenhouse infrastructure, con il 51%, che è al 100% di diritto inglese ma è posseduto dal Fondo sovrano del Kuwait, e Zorlu, con il 49%, che è uno dei più importanti gruppi della Turchia. Quest’ultimo, al proprio interno, tra tanti business, ha anche la società Zorlu Energy, quotata alla Borsa di Istanbul».

All’inizio del 2023, aggiunge, «è avvenuta l’acquisizione, da parte di Wrenhouse del 51% del business delle colonnine di Zorlu Energy. Questa società, peraltro, aveva già sviluppato proprie colonnine elettriche e ne ha oltre 3mila in Turchia nonché un forte team di information technology che ha creato app molto significative. La joint venture, dunque, ha come obiettivo la realizzazione di uno dei più importanti gruppi di colonnine in centro Europa».

Grazie all’apporto di una società del gruppo Zorlu, la Vestel, che produce in Turchia elettrodomestici e Tv per vari brand, spiega De Sanctis, è stato aperto un capannone ad hoc per costruire colonnine e fare ricerca e sviluppo. «Seguiamo – chiarisce – ogni tipo di clientela: b2b, b2c e b2g (pubbliche amministrazioni, ndr). E siamo in grado di offrire al cliente sia le sole colonnine, sia un pacchetto completo, cioè elettricità alle automobili, integrata ad energia verde, che siamo in grado di autoprodurre con pannelli solari che installiamo noi, e batterie di accumulo per ottimizzare il consumo».

Investimenti in Italia e in Europa

Il gruppo piò fornire, sottolinea De Sanctis, «colonnine di tutte le tipologie, da quelle più piccole a quelle veloci, fino alle iperfast da 400 chilowatt; e abbiamo fatto una ricerca di geolocalizzazione in Ue e in Italia per capire di cosa hanno bisogno i clienti e in che punto; ad esempio: colonnine più piccole a casa o sui luoghi di lavoro, medie presso i supermercati, iperveloci in strada. Abbiamo la capacità, insomma, di mettere quelle delle dimensioni giuste al posto giusto. E offriamo un sistema di supporto ai clienti, 24 ore su 24, con numero verde multilingue».

L’attività della joint è partita all’inizio del 2023 ma, sottolinea De Sanctis, «abbiamo già superato i 300 addetti, di cui circa il 40% in Ue e 60 persone in Italia. Quest’anno investiremo circa 50 milioni in Ue che raddoppieremo, arrivando a oltre 100, nel 2024; e continueremo a crescere: tra 2026 e 2027 arriveremo a 500 milioni. Dei primi 50 milioni, in Italia ne abbiamo investiti 20 nel 2023, che raddoppieremo nel 2024, per proseguire, anche qui, la crescita».

Già stretti diversi accordi

A fine anno, afferma, «avremo oltre 500 colonnine in Italia e contiamo di quadruplicarle nel 2024. In Europa pensiamo di chiudere l’anno con mille colonnine complessive e di triplicarle nel 2024. In Liguria, poi, abbiamo fatto manifestazioni d’interesse spontanee in una dozzina di Comuni, tra cui Genova, per circa 30 postazioni; in ciascun Comune vogliamo mettere diverse colonnine: un’altra cinquantina sia nel Ponente che nel Levante».

La joint in Italia ha già fatto alcuni accordi, dice De Sanctis: «con Athlon, che è la società di rental diretta della Mercedes a cui offriamo, per clienti, la colonnina più l’app per gestirla; poi con Multi, società che gestisce supermercati e shopping center, per mettere le colonnine nei loro centri; e ancora con la società di sviluppo immobiliare Brioschi, per cui costruiremo, ad Assago, la più grande stazione di ricarica europea: ci saranno 16 colonnine da 400 chilowatt e ognuna potrà servire due auto, quindi 32 contemporaneamente».

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