Come cambiano i colori delle Regioni: Sardegna arancione, Valle d’Aosta in zona rossa
Restano in arancione Calabria, Sicilia, Puglia e Basilicata, affiancate a partire dal 3 maggio dalla Sardegna che uscirà dal lockdown.Tutte le altre regioni e province autonome rimangono in giallo
di Andrea Gagliardi
2' di lettura
Il giallo sarà anche la prossima settimana il colore dominante della cartina geografica italiana legata all’emergenza Covid. Dopo l’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, il Ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, ha firmato le nuove ordinanze. A partire da lunedì 3 maggio restano in arancione Calabria, Sicilia, Puglia e Basilicata, affiancate dalla Sardegna (unica regione rimasta finora in fascia rossa) che uscirà dal lockdown. Risale in fascia rossa la Valle D'Aosta.
Tutte le altre regioni e province autonome rimangono in giallo (ristoranti e bar con tavoli all’aperto a pranzo e a cena; ingresso consentito in cinema, teatri e musei sia pure con capienza limitata, spostamenti liberi verso altre regioni gialle). Il nuovo monitoraggio arriva troppo presto per valutare gli effetti delle riaperture scattate il 26 aprile. Ma registra già una risalta dell'indice Rt nazionale al valore 0,85 dopo che la settimana scorsa era calato a 0,81.
La normativa di riferimento
Come si arriva alla «promozione» in giallo? Ricapitoliamo le regole in vigore, che non sono state modificate dal nuovo decreto anti Covid che disciplina le riaperture. Sono obbligatori «quattordici giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive. E i parametri da rispettare sono: Rt (l'indice che misura la velocità del contagio) sotto 1 e «rischio complessivo» basso o moderato. Un indicatore quest'ultimo risultato del calcolo di 21 parametri, dalla comparsa dei nuovi focolai al tasso di occupazione di ospedali e terapie intensive.
Puglia resta arancione
Non sono obbligatorie due settimane in fascia arancione per poter essere «promossi». La Campania, ad esempio, è diventata arancione il 19 aprile. E il 26 aprile, dopo una sola settimana, è passato in fascia gialla. È stato possibile perché, indipendentemente dal colore, aveva inanellato due monitoraggi consecutivi con parametri da zona gialla. È la stessa situazione della Puglia (diventata arancione il 26 aprile), che questa settimana aveva per la seconda volta di fila un quadro compatibile con la fascia con minori restrizioni. Ma la cabina di regia ha optato per lasciarla in zona arancione. Potrebbe aver inciso, tra l’altro, il tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva di pazienti Covid (39%) ancora sopra la soglia critica del 30 per cento.
La Sardegna esce dal lockdown
La Sardegna, al momento unica regione in rosso, torna arancione dal 3 maggio, come già in mattinata aveva confermato l'assessore della Sanità Mario Nieddu che spiega: «L'indice Rt è a 0,81, è un dato provvisorio ma siamo ben al di sotto di 1. Con i numeri che abbiamo, se confermati dalla cabina di regia, andremo sicuramente in arancione».
Valle d’Aosta torna in zona rossa
La Valle d'Aosta, promossa in arancione lunedì 26 aprile, rientrerà invece in lockdown a causa di un numero di nuovi casi settimanali oltre la soglia critica di 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti (siamo a 265). Non è bastata la nota inviata dalla Regione alla Cabina di regia una nota nella quale si chiedeva di tenere in considerazione l'andamento generale dell'epidemia in VdA, oltre all'incidenza dei contagi, evidenziando che «tutti gli altri principali parametri, a partire dall'indice Rt, continuano a migliorare».
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