Come investire sui titoli ad alto potenziale di crescita
Una delle posizioni più importanti è su Alphabet (Google), mentre dal versante geografico molte aspettative sono riposte sul Giappone
di Isabella Della Valle
I punti chiave
4' di lettura
Ancora molto potenziale di crescita sui titoli growth per chi ha una propensione al rischio più elevata, mentre l’approccio multiasset è indicato a chi è più prudente. Dal versante delle aree geografiche l’osservato speciale è il Giappone che potrà sorprendere positivamente nei mesi a venire. Lo spiega in questa intervista Laure Negiar, analista e gestore del team azionario globale di Comgest, società di asset management indipendente, con sede centrale a Parigi e uffici ad Amsterdam, Boston, Dublino, Düsseldorf, Hong Kong, Singapore e Tokyo. il gruppo si appoggia a uno staff di oltre 190 esperti in 30 Paesi diversi e gestisce un patrimonio di 40,9 miliardi di euro.
Nel settore Tech è in corso una lotta tra Usa e Cina soprattutto nel segmento della digitalizzazione. Cosa ne pensa?
Dure prese di posizione da parte di Pechino non sono una novità, come hanno dimostrato in passato la campagna anticorruzione nel 2012, l’azione contro Alibaba nel 2020 e la pressione sul business dei videogiochi di Tencent nel 2018. Recentemente, con Didi Chuxing e Tal Education, la spazzata normativa sta prendendo di mira anche le società quotate negli Usa a dimostrazione del conflitto sino-americano in corso. Un altro sviluppo interessante in questo senso è la creazione dello Star Board nel 2019, una borsa per le giovani e innovative aziende cinesi in crescita nelle scienze biologiche, le biotecnologie e l’high tech con l’obiettivo politico di sostenere R&S delle aziende cinesi indipendentemente dai mercati dei capitali statunitensi.
Cosa attenderci nei prossimi mesi dal settore pharma post vaccino?
Il settore farmaceutico ha sviluppato efficaci vaccini in tempi record, ma l’attrattiva non risiede nel breve termine. Negli ultimi 50 anni il più grande mercato farmaceutico a livello globale, quello Usa, non ha mai avuto un anno di crescita negativa. E vediamo un grande potenziale nei nuovi trattamenti per il cancro e i farmaci contro Alzheimer e diabete. L’apertura del mercato farmaceutico cinese 3 anni fa a trattamenti innovativi ed esteri ha innescato una crescita molto forte per le aziende farmaceutiche dei mercati sviluppati. Per esempio, si stima che la popolazione di soggetti affetti da diabete sia di circa 130 milioni di persone e solo una frazione di essi segue un trattamento molto datato, quindi la traiettoria per la crescita è ancora molto forte.
Dal lato consumi quanto i mercati hanno già scontato la ripresa dopo le riaperture?
La ripresa a breve termine dopo le gravi chiusure è prezzata dai mercati ma la tempistica di una riapertura completa delle economie è incerta. La domanda è se passata la pandemia torneremo a un ambiente di bassa crescita con stagnazione secolare. Il progresso tecnologico, la digitalizzazione, la debolezza demografica e la concorrenza sono potenti forze disinflazionistiche e potrebbero mantenere i tassi di crescita bassi più a lungo. Ci concentriamo quindi su nomi di consumo di alta qualità che hanno dimostrato la loro resistenza durante la crisi e continuano a guadagnare quote di mercato, ma anche su tendenze strutturali a lungo termine che crediamo dureranno oltre il rimbalzo a breve termine del Covid, come i videogiochi online, l’e-commerce, il fintech/pagamenti online e il cloud.
Vedete quindi più opportunità sui titoli growth?
Nei mercati sviluppati abbiamo già osservato una rotazione verso i titoli growth nell’ultimo trimestre, spinta dai dubbi sulla sostenibilità della ripresa dei consumi oltre il 2021. La ripresa a forma di K con la sovraperformance a lungo termine di online, tech, cloud sembra essere ben avviata, quindi vediamo molto potenziale per una forte contribuzione ai rendimenti a lungo termine in questi temi.
La sua società è specializzata su strategie azionarie “Quality Growth”, ma 4 anni fa avete deciso di lanciare anche la versione Flessibile della vostra strategia azionaria globale. Con quali benefici?
Fornire l’accesso alla nostra selezione di titoli di crescita di qualità e all’approccio buy and hold, anche se con una volatilità inferiore rispetto a un tipico fondo long only. Da un lato, il cliente è sempre completamente investito nella nostra strategia azionaria globale, guadagnando così l’alfa della strategia. Dall’altro lato, il rischio di mercato è coperto per limitare i drawdown in periodi di forte stress di mercato. Per gli investitori prudenti è un’alternativa ai fondi Multi-Asset in quanto offre un profilo di rischio-rendimento ottimizzato ma non è mai esposto ai mercati obbligazionari che hanno uno scarso potenziale di apprezzamento dato il contesto di tassi ultra-bassi.
Sul versante asiatico dove vedete le maggiori opportunità?
In Giappone i mercati sono poco coperti e incompresi, quindi offre un’opportunità di alfa molto alta per le società con una gestione di portafoglio e un centro di ricerca locali. Tra i maggiori temi d’investimento legati allo stockpicking in Giappone emerge Fast Retailing; con l’esposizione a Hoya e Shin Etsu stiamo catturando le opportunità di crescita del continente asiatico nei mercati di consumo e dei semiconduttori. Si tratta di società di alta qualità con track record molto solidi e lunghi che costituiscono un’esposizione meno rischiosa sulla Cina rispetto alle azioni cinesi con la loro intrinseca alta volatilità.
I titoli più interessanti in questo momento?
Per il cloud, Windows e Office così come per la forza dell’It aziendale, Microsoft è stata una delle prime 5 posizioni nell’ultimo decennio e continua ancora a sorprenderci positivamente. La seconda posizione più consistente è su Alphabet (Google), che una quota di mercato del 90% nei motori di ricerca (esclusa la Cina) e il potenziale pubblicitario non sfruttato di YouTube combinato con la sua quota di mercato del 7% nei servizi cloud globali, lascia ampio spazio alla crescita.
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