PROMOZIONE ONLINE

Come riempire B&B e case vacanze con l’algoritmo che studia i prezzi delle camere

La startup Smartpricing ha creato una piattaforma che analizzando numerosi parametri (dal tasso di occupazione al meteo) propone tariffe dinamiche per le piccole e medie strutture ricettive

di Gianni Rusconi

Turista al desk dell’hotel The Pierre a New York Photo by Angela Weiss / AFP

3' di lettura

Grazie agli algoritmi, e attraverso l'analisi delle vendite pregresse, è possibile aumentare il fatturato fino al 20%: per albergatori e proprietari di case vacanze e bed & breakfast, l'assunto di cui sopra deve suonare come una piacevole buona notizia, almeno in prospettiva, se pensiamo a quale potrebbe essere il futuro prossimo del turismo con la nuova accelerazione dei contagi. L'idea venuta ai fondatori della startup Smartpricing, nata a inizio gennaio, punta infatti sulle capacità di elaborazione dati di una piattaforma sviluppata “in casa” e in grado di suggerire agli operatori il prezzo “migliore” da utilizzare per la promozione online della propria struttura. Grazie all'intelligenza artificiale, in altre parole, si rendono dinamiche le tariffe delle camere e si creano le condizioni per aumentare l'occupazione delle stesse in funzione del periodo e della richiesta.

Tariffe dinamiche suggerite dal software

Niente più rigide regole per la gestione delle offerte, e nemmeno perdite di tempo per rivedere al rialzo o al ribasso i listini. I modelli di machine learning, oltre che sull'andamento delle vendite della struttura, lavorano in modo particolare su fattori quali il tasso di occupazione, i tempi che intercorrono fra soggiorno e data di prenotazione, il canale di acquisto utilizzato dal cliente, la tipologia di camera e il numero di persone, senza dimenticare anche la disponibilità di altre strutture nella zona per una specifica data e gli eventi in calendario. Un altro vantaggio per gli albergatori/gestori è quello di poter collegare il software a qualsiasi applicazione gestionale esistente (là dove presente) mentre nei prossimi mesi l'azione dell'intelligenza artificiale sarà estesa anche alle informazioni relative al meteo e alle recensioni dei clienti, affiancando al software l'accesso a un'interfaccia di reportistica tramite la quale monitorare le performance della struttura.

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Come funziona e quanto costa il “noleggio” della piattaforma

Dal punto di vista tecnico, come conferma Centonze al Sole24ore.com, Smartpricing è una piattaforma fornita in cloud in modalità “as a service” (a consumo) e prevede un canone mensile commisurato sulla base della grandezza della struttura (più l'hotel fattura, più aumenta la tariffa) che varia tra i 100 e i 500 al mese. La soluzione comprende un algoritmo di machine learning per automatizzare il calcolo e la pubblicazione dei prezzi, la possibilità di inserire prezzi minimi e massimi di vendita, un sistema di business intelligence per la reportistica delle vendite e uno strumento di market Intelligence per tenere sotto controllo le offerte dei concorrenti.

Una soluzione per tutti con risultati tangibili

La possibilità di modulare i prezzi sulla base della domanda e della stagionalità grazie a tecnologie capaci di analizzare e aggiornare i dati in tempo reale, come spiega Tommaso Centonze, uno dei tre co-fondatori di Smartpricing, è un privilegio di cui hanno storicamente beneficiato solo le grandi catene alberghiere. Quella di cui stiamo parlando, invece, è - secondo i diretti interessati - “una soluzione accessibile anche alle piccole e medie strutture ricettive” e che promette risultati tutt'altro che trascurabili. La prova? Le entrate delle strutture che hanno utilizzato il software della startup in questa stagione estiva (una quarantina) sono cresciute fino al 20% se comparate alle performance di vendita tradizionale. Fra le prerogative del software c'è inoltre anche quella di essere applicabile anche al mondo extralberghiero e quindi utilizzabile anche da privati o società che dispongono di più case vacanza da affittare. Per contro, come osserva Centonze, “si tratta di un mercato molto promettente ma tecnologicamente più arretrato di quello alberghiero, e per questo puntiamo a insediarci prima in realtà strutturate come hotel, residence e B&B”. Partendo dalla convinzione che il futuro del mondo dell'hospitality passi (anche) dalle competenze dei data scientist.


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