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Come si preannuncia il ponte di Ognissanti, le previsioni nonostante il carovita

Si metteranno in viaggio oltre 8 milioni di italiani ma molti sceglieranno last minute anche in funzione delle previsioni del tempo. Bene gli arrivi dei turisti stranieri

di Enrico Netti

Ponte 1° novembre, boom di prenotazioni

2' di lettura

È in leggera crescita il numero degli italiani che si concederanno una pausa grazie al ponte di Ognissanti nonostante la non facile congiuntura tra inflazione e carovita. Secondo le previsioni di Federturismo - Confindustria quest’anno saranno oltre 7,5 milioni gli italiani che approfitteranno del ponte contro i 7 milioni previsti dalla stessa federazione lo scorso anno. Sarà un ponte all’insegna della prossimità restando all’interno dei confini tra città d’arte, borghi, mercatini e terme. Si alloggerà fuori casa, in media, per due notti spesso utilizzando la casa di parenti e amici. Promettente il trend delle prenotazioni per alcune città d’arte come Roma, dove il tasso d’occupazione supererà ampiamente l’80%, seguita da Firenze e Milano. Per gli indecisi resta da risolvere l’incognita meteo. Non si faranno problemi gli stranieri che hanno già prenotato: si attendono una forte presenza di turisti americani, francesi e inglesi. La situazione internazionale condiziona destinazioni classiche del medio raggio come, per esempio, l’Egitto con la macro area del Mar Rosso frenando la voglia di un tuffo al caldo perché in novembre di giorno la temperatura media è di 31 gradi. «In questi giorni le prenotazioni continuano ad arrivare, anche se con numeri inferiori allo scorso anno - spiega Massimo Broccoli, direttore commerciale di Veratour -. Siamo convinti che le festività natalizie porteranno comunque un buon numero di clienti». Così le metropoli d’Europa rimangono una scelta classica con Parigi in testa seguita da Barcellona.

Un po’ più ottimistiche le previsioni di Federalberghi con circa 8,4 milioni di italiani in viaggio tra mercoledì prossimo e domenica. La stragrande maggioranza resterà in Italia e per i due terzi senza allontanarsi dalla regione di residenza. Si metterà così in moto un business di quasi 3,8 miliardi di euro. Le mete più gettonate saranno quelle marine (29,1%) seguite dalle città d’arte, destinazione per un quarto dei viaggiatori mentre in montagna andrà un altro 21,5% di italiani. Il restante 10% punterà verso l’estero, con una scelta quasi plebiscitaria, oltre l’83%, verso le capitali europee. «Consideriamo pregevole la performance per il ponte di Ognissanti, una ricorrenza che solitamente ricongiunge le famiglie ai propri affetti nei territori di origine. La Festa dunque è onorata - dice Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi - ma resta per noi motivo di sconforto il fatto che nel 50,6% dei casi si è dovuto rinunciare al viaggio a causa del costo della vita. Tengo sempre a sottolineare che, a nostro avviso, la vacanza è un bene primario di cui devono poter usufruire tutti».

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Assoturismo Confesercenti, con le stime del Centro Studi Turistici, si attende 4,8 milioni di pernottamenti, 200mila in meno rispetto allo scorso. A pesare sugli arrivi è l’incertezza meteo di ottobre, ma la domanda straniera resta buona. Il tasso di occupazione nelle città d’arte è al 78% con punte oltre l’80% nelle principali aree metropolitane. Decisamente più contenute, invece, risultano le richieste di prenotazione nelle località marine e dei laghi (54%-55%). Leggermente in salita, inoltre, il trend per le località termali (59%), mentre per montagna, campagna e collina la saturazione media aumenta (68%-67%).

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