Come si ricaricano le auto elettriche e ibride plug-in: ecco le cose da sapere
Operazioni semplici. A casa, in ufficio o per strada fare il pieno di elettricità è un'operazione tutt’altro che complessa. Ecco le istruzioni per l'uso
di Massimo Mambretti
3' di lettura
Le auto a batteria, specie le ibride plug-in che sono l'anello di collegamento tra le auto con motori termici e le elettriche pure, piacciono sempre di più. Tuttavia, chi si orienta verso questo genere di vetture si pone prima alcune logiche domande. Per esempio, è difficile ricaricare la batteria? Quali impianti posso usare per fare il pieno rapidamente o, ancora, come spendere meno possibile? Dove li trovo? Oppure, quanto tempo ci vuole con l'auto che voglio comprare?
Una facile divisione e si sa quanto tempo occorre
Partiamo dall'ultimo quesito, perché è quello che assilla maggiormente. Il tempo che occorre per fare il pieno di elettroni è influenzato da due fattori, uno dei quali variabile. Infatti, il parametro fisso è la capacità della batteria, mentre non lo è quello dell'impianto a cui ci si allaccia.
Per conoscere in maniera abbastanza precisa il tempo che richiede un rifornimento di elettricità bisogna quindi dividere i kWh della batteria con i kW della rete elettrica che si vuole utilizzare.
La potenza di quest'ultima varia notevolmente, perché un impianto domestico strutturato per le odierne esigenze eroga normalmente 3,3 kW, le wallbox offrono step differenti e una colonnina superfast (una vera rarità) può essere da 350 kW. Per semplificare, se la batteria è da 77 kWh e ci si collega a una wallbox da 7,4 kW il tempo massimo per fare un rifornimento da vuoto a pieno, che non si effettua mai per ragioni tecniche dovute alla durata della batteria, richiede quasi 11 ore.
È semplice attaccarsi alla presa
A prescindere dall'impianto che si utilizza, collegare la vettura alla presa esterna è un gioco da ragazzi. Infatti, basta connettere il cavo in dotazione alla presa presente sulla vettura e a quella della rete esterna e si è pronti per ricaricare. Il tutto in modo molto easy sia che si tratti di quello con spina Schuco con cui si collega alla presa del box con il cavo in dotazione standard - ma bisogna considerare che pochi rivenditori dicono che questa è un'opzione di emergenza perché è la più lunga - sia a una centralina esterna rapida o veloce. In questi casi, bisogna utilizzare cavi specifici con spine dedicate che a volte sono forniti a pagamento, ma che sono assai utili poiché queste colonnine raramente sono dotate di cavi.
Sfruttare lo smartphone per rifornirsi
Se a casa o nel posto di lavoro fare il pieno di elettricità non pone problemi, quando si è in giro il discorso è differente. O si conoscono le postazioni fisse oppure bisogna cercarle. Pur premettendo che oggi anche sulle strade a grande scorrimento non si trovano ogni due per tre, tanto che spesso sono fuori dalle autostrade, non bisogna perdersi d'animo perché viene in aiuto la connettività.
Infatti, ormai quasi tutte le case offrono sistemi di navigazione che segnalano le centraline e app che consentono di trovarle. Queste funzionalità permettono, quindi, anche di pianificare i viaggi in modo da prevedere soste in quelli più lunghi. Ovvero, di predisporre un rifornimento magari in anticipo rispetto a quanto suggerirebbero gli elettroni presenti nella batteria per essere sicuri di non dovere, in seguito, trovarsi in affanno per raggiungere una colonnina.
Da tenere presente che negli impianti sulle strade l'avvio della ricarica avviene solo impiegando una card o tramite la app fornite dagli operatori degli impianti. Con la app si può prenotare la colonnina e, poi, anche sapere in tempo reale a che punto è la ricarica.
Conveniente abbonarsi
Quanto costa ricaricare l'auto a batteria? La risposta non è semplice, specie con il panorama che prospetta in questo periodo l'aumento del prezzo dell’elettricità. Alcuni operatori prevedono un pagamento al consumo, ma è più conveniente l'abbonamento che può essere scelto in vari step di fornitura.
Oggi, alcuni brand per incentivare l'auto elettrica offrono sia un'iniziale fornitura gratuita sia pacchetti di consumo a costo determinato da utilizzare presso i network a cui sono legati. Queste reti, tra l'altro, sono diffuse ormai in tutta Europa e, quindi, il prezzo dei kW è unificato. Poi, ci sono anche le colonnine di ricarica gratuite presenti nei centri commerciali e nei parcheggi di alcuni punti vendita. A fronte del vantaggio economico, va detto che normalmente la ricarica in questi casi non è rapida poiché avviene con una potenza equiparabile a quella domestica.
Infine, va detto che nelle colonnine che ricaricano rapidamente con corrente continua il costo è sempre superiore rispetto a quelle a corrente alternata.
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