Compagnia San Paolo, Profumo alza l'asticella: «In 2020 erogazioni per 180 milioni»
Negli ultimi quattro anni erogato il 20% più del previsto. Il presidente da Torino: «Ci sono le premesse per un ottimo quadriennio futuro». E lancia la nuova brand identity
di Paolo Paronetto
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Oltre 180 milioni di erogazioni per quest’anno e, soprattutto, «le premesse per un ottimo quadriennio futuro». La Compagnia di San Paolo alza il velo sull’attività 2020 della fondazione, tra i soci forti di Intesa Sanpaolo. Per i prossimi 12 mesi le erogazioni salgono a 151 milioni, a cui si aggiungeranno circa 30 milioni tra accantonamenti e fondi pluriennali, che saranno dedicati ai diversi obiettivi dell’ente, dalla cultura alla tutela del pianeta. Al termine del biennio 2019-2020, inoltre, il fondo di stabilizzazione delle erogazioni dovrebbe raggiungere i 370 milioni, «superando le previsioni di piano», mentre i fondi per le erogazioni in attesa di destinazione salirebbero a 135 milioni.
Il mio futuro? «Premesse per ottimo quadriennio»
L’attenzione è alta anche sul rinnovo della presidenza, visto che Francesco Profumo scade a breve e dal sindaco Chiara Appendino, a cui spetta la nomina, non sono ancora arrivate indicazioni. Stavolta Profumo sembra sbilanciarsi, spiegando ai cronisti che «ci sono tutte le premesse per fare un ottimo quadriennio futuro». Un modo, seppur indiretto, per ribadire la sua disponibilità per continuare a guidare l’ente di origine bancaria anche in futuro (i nuovi vertici della Compagnia saranno eletti in primavera).
Parlando a margine della presentazione delle linee programmatiche della Compagnia per il 2020, Profumo ha poi tirato le somme di questo suo primo mandato: «Il bilancio di sintesi» del quadriennio 2017-2020 della Compagnia di San Paolo «è che avevamo programmato 600 milioni di erogazioni, mentre nella realtà saranno 720 quindi il 20% in più nonostante una fase certamente non così positiva delle Borse, della situazione economica e finanziaria generale». Il secondo elemento è quello di aver «incrementato il patrimonio di 520 milioni e questo è un 60% in più di quanto previsto dalla legge per il recupero dell'inflazione. Questo significa – rivendica Profumo - che abbiamo messo nelle condizioni la fondazione di avere una prospettiva di crescita e di guardare le nuove generazioni con maggiore solidità rispetto al passato».
Al via nuova “brand identity”
Da statuto il nome resta "Compagnia di San Paolo", ma la "brand identity" cambia diventando "Fondazione Compagnia di San Paolo". L'ente torinese, infatti, ha anche cambiato il logo, in linea con le modifiche organizzative che hanno trasformato gli ex "perimetri di intervento" in "obiettivi" e i "filoni tematici" in "missioni". Oggi il patrimonio della Compagnia ammonta a 7,2 miliardi, di cui 3,2 strategici (2,8 sono la partecipazione in Intesa Sanpaolo, da cui nel 2019 e nel 2020 arriva il 60% dei proventi).
(Il Sole 24 Ore - Radiocor)
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