Comunità di Sant'Egidio-Polizia, firmato protocollo contro abusi online su minori
Un “patto” che prevede campagne informative sull'uso consapevole e sicuro delle tecnologie digitali e una strategia comune per individuare eventuali abusi e aiutare le vittime
di Redazione Scuola
2' di lettura
Quello che succede sul web non è solo virtuale: ricatti, minacce, furti d'identità, adescamenti hanno conseguenze tangibili. E quanto possono essere peggiori i rischi se a doverli affrontare sono bambini e ragazzi già svantaggiati. Per questo la Comunità di Sant'Egidio e la Polizia collaboreranno per la tutela dei minori e la prevenzione dei rischi online, con un “patto” che prevede campagne informative sull'uso consapevole e sicuro delle tecnologie digitali e una strategia comune per individuare eventuali abusi ed aiutare le vittime. Una collaborazione che nasce con un protocollo d'intesa firmato il 20 febbraio dal capo della Polizia, Lamberto Giannini, e dal presidente di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo.
«È importante fare sistema tra le strutture e la società civile, e Sant'Egidio da anni è un punto di riferimento per raggiungere le tante persone che si trovano in difficoltà. In particolare i ragazzi in condizioni di difficoltà - ha detto Giannini -. Nel web c'è poco di virtuale, è una realtà che può avere conseguenze fortissime sulle persone, sul patrimonio, sul senso di sicurezza».
Le cifre dell’allarme
Lo scorso anno la Polizia, con il Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online, il Cncpo, ha trattato 4.542 casi che riguardano la circolazione di materiale pedopornografico, per i vari reati commessi agli abusi su minori ci sono stati 1.463 indagati, 149 arresti, e 2.622 siti sono finiti nella black list. Ci sono stati anche 424 casi di adescamento online e preoccupa in particolare l'incremento dei casi relativi a bambini con meno di 9 anni. Sempre nel 2022 i casi di cyberbullismo affrontati dalla Polizia sono stati 323, e sono stati denunciati 128 minori.
Scuola della Pace
«Con la nostra rete di Scuole della Pace per bambini e adolescenti - ha spiegato Impagliazzo - ogni giorno aiutiamo i bambini immigrati e italiani provenienti da contesti familiari e sociali vulnerabili e che hanno bisogno di supporto. Abbiamo raccolto segnali del proliferare di fenomeni di pedofilia e abusi attraverso la rete». Casi segnalati alla polizia postale. E l'accordo con la Polizia è il passo successivo. Porterà a campagne di sensibilizzazione e a iniziative per l'individuazione delle vittime grazie alla collaborazione tra il Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni e i volontari delle Scuole della Pace della Comunità di Sant'Egidio diffuse in tutta Italia.
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