Con una colazione da Tiffany alle otto del mattino, il mito si rinnova sulla Fifth
Riapre a New York il negozio consacrato da Audrey Hepburn: ribattezzato The Landmark, con un progetto di Peter Marino, dieci piani di alta gioielleria, opere d'arte e icone.
di Nicoletta Polla-Mattiot
2' di lettura
Come si alimenta un mito scritto nella storia di una città in perenne mutamento e incardinato nell'immaginario dalla triade Capote, Hepburn, Edwards? Come si rinnova senza corromperlo, si rilancia senza sradicarlo, si riposiziona senza allontanarsi dal sogno collettivo? «Prendiamo Tiffany, che ha 180 anni di storia, un'identità americana molto ben definita, una conoscenza della filiera dei diamanti dalla miniera fino al negozio, una grande attenzione alla sostenibilità. Con una maison venerabile di questa portata, occorre tempo, studio, osservazione. Quali sono i tratti distintivi che la rendono unica? La Blue Box, il negozio della Fifth Avenue, i diamanti più belli, il film Colazione da Tiffany... Come possono le conoscenze del nostro gruppo, i nostri talenti, l'esperienza delle altre maison mettersi al servizio di questa identità? La nostra filosofia è che il brand venga prima del business. Se si fa un buon lavoro sulla desiderabilità, la domanda dei clienti sarà più forte, ne beneficerà il pricing power, la crescita sarà significativa e profittevole. E' la nostra spirale virtuosa». Così Toni Belloni, direttore generale di LVMH, braccio destro e uomo di fiducia di Bernard Arnault, commentava in un'intervista rilasciata ad HTSI l'acquisizione della maison nel 2021, «il più grosso investimento che sia mai stato fatto, non solo dal nostro gruppo, ma nel mondo del lusso».
A due anni di distanza, il tempo dello studio è finito ed è arrivato quello dell’azione. Il taglio del nastro della boutique newyorkese, completamente rinnovata, all'angolo tra la 57th Street e la 5th Avenue, è un concentrato di memoria e promessa, radici e futuro, a cominciare dalla scelta dell'orario in cui è stata convocata tutta la stampa internazionale per il taglio del nastro, con Gal Gadot, Anthony Ledru e Alexandre Arnault, mercoledì 26 aprile ore 8:00 AM, per fare una tanto rituale, quanto irritualissima colazione da Tiffany. Di futuro parla il progetto di Peter Marino, mentre il nome del flagship racconta una storia nella storia: The Landmark, punto cospicuo della città, tappa nella mappa del cuore e del business di Manhattan.
Questa sera l'evento di apertura promettere di durare tutta la notte e il red carpet si tinge di azzurro uovo di pettirosso. Fin dalla prima mattina, nonostante la sottile pioggerella primaverile che ingrigisce la città di umido e smog, centinaia di persone si sono messe in fila davanti alle transenne per poter vedere la passerella degli invitati. To be continue…
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