basilicata

Con Eleva della Picaf l’automazione va al Bar

Il sistema elettronico verrà adattato anche alle macchine domestiche

di Luigia Ierace

2' di lettura

Automazione industriale, esperienza e tradizione insieme per mantenere intatto tutto il gusto del vero caffè espresso. Sono gli ingredienti base di Eleva, un sistema innovativo per l’automazione della macchina da caffè utilizzata nei bar.

Tutto parte grazie all’intuizione di Vincenzo Pignetti, 47 anni, titolare della Picaf srl di Melfi, una start up, incubata da Serea srl che è il primo e unico incubatore certificato in Basilicata. La passione di Vincenzo per il caffè e la lunga esperienza nel settore dell’automotive, gli hanno permesso di dare vita a un prototipo, con brevetto già registrato in Italia e in Europa, il cui obiettivo è la produzione e la modifica di macchine per il caffè (componente meccanica, elettrica ed elettronica – Plc, software) in modo da automatizzare il processo manuale relativo alla fase di azionamento della leva.

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«Da qui il nome Eleva dato alla macchina a leva di nuova generazione. Un termine nel quale - spiega Pignetti - la “e” esprime innovazione e nel suo insieme la parola indica la terza persona singolare del verbo elevare: innalzare, migliorare, comunicando così il miglioramento delle prestazioni rispetto a quelle fornite dalle macchine classiche, ma anche la qualità del caffè prodotto».

Il kit, destinato ad apparecchi nuovi o esistenti, che avrà anche una versione casalinga per ottenere anche a casa il caffè perfetto come al bar, è pronto ad essere commercializzato. È in via di conclusione, infatti, l’accordo con l’imprenditore napoletano Alberto Guido, titolare e produttore dello storico marchio di macchine per caffè a leva “La Reggia”, nato nel 2012. «Un’intesa con la quale – spiega Pignetti - l’imprenditore campano si impegna a trasferire alla Picaf il suo know how in cambio di una piccola quota societaria. In questo modo l’innovazione delle macchine a leva si mette al servizio della tradizione senza rinunciare al gusto e alla corposità del caffè espresso delle attuali macchine».

Da una parte, quindi, l’esperienza di Guido maturata prima come apprendista manuale in aziende di assistenza e vendita macchine per caffè espresso a Napoli e poi direttamente nei bar, prestando estrema attenzione alle esigenze e aspettative dei baristi. Un know how che gli ha permesso di risolvere problematiche note alle aziende leader nella realizzazione di macchine per caffè espresso.

Dall’altra, la modifica meccanica messa a punto da Pignetti che consente una minore fatica per l'operatore, una riduzione dei tempi di erogazione del caffè, estratto in maniera costante e con un’eccellente resa, un risparmio economico di materia prima e una maggiore sostenibilità ambientale. E se l’uomo resta indispensabile, è grazie a un sistema automatico governato da un software PLC e gestito da un pannello touch, che attraverso un’App, operatore e cliente possono impostare una serie di parametri di velocità e tempo difficilmente replicabili a mano, sperimentando profili di estrazione e caratteristiche organolettiche del caffè per offrire il miglior risultato.

Un prodotto che gli ha permesso di partecipare alla Capri startup competition, promossa dal Comitato interregionale per il Mezzogiorno dei Giovani imprenditori di Confindustria e che ha visto la startup selezionata tra le migliori 10. E Vincenzo Pignetti non si ferma certamente qui. «Ho già una nuova idea, sempre nell'ambito delle macchine per caffè, in fase di brevetto».

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