Con l’uscita di Riccardo Bruno Pesenti «gira» la Clessidra
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Dopo il grande terremoto - societario e manageriale - che ha segnato la scomparsa di Claudio Sposito, sono ora le scosse di assestamento a far tremare Clessidra. Con il divorzio da Riccardo Bruno - dato ormai per imminente negli ambienti finanziari milanesi - la «nuova Clessidra» di Carlo Pesenti perde infatti non solo l’ultimo titolare della vecchia squadra d’attacco di Sposito, ma anche uno dei manager più esperti nelle riorganizzazioni societarie e nelle fusioni e acquisizioni (per Clessidra gestì Pirelli-Camfin).
«Replicare una storia di successi non è mai facile - spiega una fonte di Piazza Affari - ma è chiaro che Pesenti ha raccolto la sfida. Il suo obiettivo è assicurare a Clessidra una squadra di manager all’altezza della tradizione e delle professionalità espresse dalla vecchia squadra. Onorare la fiducia che ha ricevuto dagli investiori è il suo primo impegno».
La sfida non è di poco conto. Il mondo del private equity è cambiato radicalmente dopo la grande crisi finanziaria post-Lehman e le acquisizioni promosse da fondi italiani sono quasi scomparse dalle cronache finanziarie. Toccherà a Carlo Pesenti, erede prescelto di una grande famiglia di cementieri che scritto la storia industriale italiana del XX secolo, girare ora la Clessidra (R.Fi.)
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