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Con la nuova Explorer inizia l’era della «FordWagen»

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di M.Mam.

Linguaggio stilistico inedito. Ford Explorer, con la calandra chiusa e la firma luminosa dei gruppi ottici a boomerang, avvia un nuovo corso per il design del marchio. In plancia debutta l'infotainment SyncMove

2' di lettura

È il primo frutto della clamorosa cooperazione tecnologica e industriale, varata nel 2020 che ha portato l’Ovale Blu a lavorare con l’arcirivale Volkswagen. Infatti, la Ford ha lanciato Explorer, il suo secondo suv elettrico dopo la Mustang Mach-E e con un nome iconico, che si basa sulla celeberrima architettura modulare Meb del gruppo Volkswagen, quella che dà origine alle Vw serie Id, alla Audi Q4 e altri modelli gruppo tedesco.

Una tecnologia che ha permesso a Ford di tagliare tempi e costi di sviluppo di un modello Bev di grandi volumi. Va detto che la partnership Ford-Volkswagen è destinata a concludersi con l’avvento della piattaforma modulare globale sviluppata direttamente da Ford.

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Tra i pochi dati rilasciati nel reveal dell’Explorer c’è la lunghezza di 4,47 metri, che lo colloca tra la Puma e la Kuga. Esteticamente l’Explorer elettrico nasconde bene cosa cela sotto le vesti e stilisticamente si pone fra i suv classici con una personalità ispirata ai canoni muscolosi dei modelli a stelle e strisce. La linea è caratterizzata dai tratti tesi a sviluppo verticale, dai muscoli sulle fiancate e dall’aggressivo family style, determinato dal grande scudo sigillato che avvolge il frontale e dai gruppi ottici, in cui campeggia il logo del nuovo brand a elettroni: Ford Model e.

L’abitacolo è arredato in maniera innovativa e hi-tech, grazie allo sviluppo lineare della plancia su cui poggia una soundbar e al sistema di infotainment Sync Move 2 con touchscreen mobile da 15”, ideato per essere posizionato nel migliore modo possibile nel campo visivo del guidatore e che nasconde un vano per riporre oggetti di valore lontano da occhi indiscreti. L’infotainment offre anche l’assistente vocale, permette gli aggiornamenti software Ota, integra la compatibilità wireless con device con sistemi Android Auto e Apple CarPlay, ricaricabili senza fili. La funzionalità dell’abitacolo è avvantaggiata anche dal vano portaoggetti tra i sedili nel quale si può riporre anche un device da 15”, mentre al confort provvedono, tra l’altro, i sedili anteriori e il volante riscaldati oltre alla funzione massaggio per quello del conducente. L’abitacolo ospita cinque persone, che possono contare su bagagliaio con una capacità base di 450 litri.

La Ford ha anticipato che l’Explorer sarà offerto in versioni a trazione posteriore e integrale, ma non con quali powertrain. Tuttavia, è ragionevole pensare che la scelta spazierà tra quelli dei modelli Volkswagen su base Meb con potenze che vanno da 170 e 299 cavalli, abbinati a batterie con capacità di 52 e 82 kWh e ricaricabili dal 10 all’80% in 25 minuti da impianti in corrente continua.

Il nuovo suv sarà prodotto nel Ford Cologne Electrification Center, una gigafactory nata dalla riconversione dello stabilimento tedesco dell’Ovale Blu che produrrà anche batterie di nuova generazione. Arriverà in concessionaria a gennaio negli allestimenti normale ed Explorer Premium, a prezzi che saranno svelati in estate. Nel 2024 debutteranno un crossover coupé anch’esso su base Meb e la Puma elettrica prodotta a Craiova in Romania, altro tassello della road-map green della Ford che prevede anche la riconversione di altri stabilimenti europei e, contemporaneamente, l’uscita di scena dei modelli termici.

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