Con A Passion for Fashion un'immersione totale, fisica e digitale, nella moda
Sostenibilità, artigianalità, inclusività e NFT: tante novità e un viaggio a 360° nel mondo fashion con il nuovo numero di How to Spend it.
di Redazione
3' di lettura
Se il lusso è servizio, il privilegio di tenere in mano ogni mese un giornale dedicato al meglio è quello di dimenticare che si sta (solo) leggendo e sentire che si sta vivendo, attraverso quel che si vede, scopre, sperimenta, assapora. Per riuscirci How to Spend it è diventato per i suoi lettori un magazine-piattaforma, multiforme, che, ad ogni appuntamento in edicola, aggiunge altre esperienze: podcast, eventi sul territorio, libri e digital experience.
Così, anche per l'uscita speciale di ottobre, A Passion for Fashion, il numero dedicato al mondo della moda a 360 gradi, l'occasione è duplice, fisica e digitale.
Quattro sono i focus del numero in edicola. Il primo è la sostenibilità, un tema ormai imprescindibile, tanto più in questo comparto. I dati del primo semestre raccontano di un settore in piena ripresa che sta tornando, più velocemente del previsto, ai livelli pre Covid (+24 per cento). Tessile-moda-accessori corrono e ricominciano a guardare al futuro, ma parlare di ecologia della moda in modo contemporaneo e investire su materie e lavorazioni all'avanguardia significa innanzitutto parlare di eco-tech.
Fra i protagonisti di questo numero c'è Anya Hindmarch, la geniale business women nota per la collezione “I'm not a plastic bag”, che oggi lancia la collezione opposta “I'm a plastic bag”, una borsa rigorosamente di plastica riciclata. «Nel mio piccolo vorrei continuare a diffondere una maggiore consapevolezza sulla possibilità concreta che abbiamo tutti, persone e aziende, di passare da un modello di economia lineare a uno di economia circolare”, spiega ad How to Spend it.
“Dobbiamo imparare dai più giovani, la classe dirigente di domani, anche se forse non vorrebbero essere chiamati così. Ragionano all'interno di un quadro di riferimento diverso dal nostro e hanno uno sguardo molto più globale. Si sentono cittadini del mondo e capiscono che ogni azione ha conseguenze vicine e lontane. Sanno che questo vale persino per l'acquisto di una borsa».
Il secondo focus del numero è l'inclusività ovvero una moda capace di valorizzare la diversità. In un'intervista esclusiva Sinéad Burke racconta, fra l'altro, il momento in cui, a suo avviso, tutto è cambiato nel mondo fashion. «Ricordo quando ricevetti l'invito a partecipare al Met Gala nel 2019. La mia prima preoccupazione era l'accessibilità, perché parte della forza e del simbolismo del gala è una rampa di scale, l'unica parte visibile al pubblico. Il giorno prima abbiamo fatto una prova per vedere se ero in grado di salire da sola. Non ero mai stata così nervosa, sapevo di essere la prima persona nana a partecipare. Il vestito che ho indossato per l'occasione è stato poi esposto al Museo Gucci, a Firenze: quel momento di visibilità non doveva essere solo mio. Ora sono membro del Global Equity Board di Gucci. Se siamo in grado di rendere accessibile il lusso, tutti ne possano trarre beneficio. Al Met la porta si è aperta per me, ma il lavoro che ho svolto nell'ultimo anno serve a fare in modo che quella porta non si chiuda e anzi sia a doppia anta, automatica e abbastanza larga per tutti».
Il terzo focus è sul fatto a mano, inteso come centralità della qualità che si basa sul lavoro artigianale, sulla sartorialità, su un made in Italy radicato nei singoli territori e nelle singole regioni. Ecco allora l'anteprima della mostra a Roma, a Palazzo della Civiltà, dedicata ai migliori atelier italiani, ma anche un viaggio nella lunga tradizione della tela di Genova e un'inchiesta sull'arte tessile e sul rinascimento dell'arazzo che interessa collezionisti e investimenti in arte.
Il quarto focus, infine, è NFT ed è un invito a giocare con questa strana creatura digitale, promettente e ancora un po' misteriosa. Il giornale – lo si diceva all'inizio - continua a vivere oltre il giornale, dall'edicola allo smartphone, con contenuti esclusivi, one of a kind.
La prima versione Non Fungible Token di How to Spend it consente di fruire di contenuti aggiuntivi, creati ad hoc solo in modalità NFT, di divertirsi, di guadagnare punti, ascoltare e avere accesso ad iniziative esclusive.
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