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Con una riforma radicale della giustizia tributaria alle porte e la ripresa delle notifiche - di atti impositivi e di riscossione – gli studi tributari prevedono un nuovo incremento del precontenzioso e del contenzioso.
La fine delle misure emergenziali annuncia la ripresa dell’ordinaria attività del Fisco. Il tema è all’ordine del giorno.
Precontenzioso e contenzioso
Secondo l’avvocato Monica Mandico, fondatrice e ceo dello studio Mandico & Partners (sedi a Napoli, Roma e Milano), «la mediazione in materia tributaria assumerà un ruolo centrale». Spiega che «lo studio legale Mandico è già da anni sede di un centro di mediazione su Napoli e di recente sono stata nominata arbitro della Camera di commercio per la nomina degli esperti negoziatori; pertanto, mi sento pronta alle nuove sfide che ci proporrà il Governo, in attuazione del Pnrr».
I professionisti di Cotrufo & Partners (sedi ad Acquaviva delle Fonti, Bari e Lucera e con domicilio su Catania, Roma e Milano) ragionano sul fronte contenzioso. I rallentamenti dovuti alla crisi epidemiologica sono il passato: «ci si attende – spiega l’avvocato Francesco Cotrufo, fondatore e managing partner dello studio - un incremento generale del lavoro in ambito tributario». Cotrufo non nasconde preoccupazione per la recente norma sulla inoppugnabilità degli estratti di ruolo: «si prevede – aggiunge – un incremento del contenzioso soprattutto in fase d’appello, dovuto all’ondivago orientamento delle Ctp in merito alla nota norma “blocca ruoli”, almeno finché non interverranno le Sezioni unite della Cassazione a fornire chiarimenti univoci». Conclude che «l’esigenza avvertita dagli addetti ai lavori è senza dubbio anche quella dell’istituzione di una magistratura tributaria professionale, ma soprattutto terza ed indipendente».
Potenziamento degli studi
Proprio per far fronte alle nuove aspettative professionali, gli studi annunciano un incremento della forza lavoro specializzata. Secondo l’avvocato Gilberto Comi, partner di Carnelutti Law Firm (sedi a Milano, Roma e Los Angeles), «per far fronte a quelle che pensiamo possano essere le questioni di maggiore interesse nel prossimo futuro, contiamo di ampliare il nostro team con professionisti esperti nei settori del contenzioso tributario e fiscalità internazionale». Tuttavia, Comi tiene a precisare che «una delle principali problematiche che fronteggiamo è la difficoltà di reperire adeguate professionalità disposte a intraprendere una professione sempre più complessa e in costante aggiornamento».
Di potenziare il fronte fiscalità internazionale parla anche il commercialista Lorenzo Piccardi, managing partner dello studio Tremonti-Romagnoli-Piccardi Associati (sedi a Milano e Roma). «Il nostro dipartimento di Transfer price è da anni in continuo rafforzamento e continua nella ricerca di specialisti di questa particolare materia che unisce competenze fiscali a economiche».
Per Piccardi «il Transfer price in tutte le sue declinazioni è diventato un settore che richiede competenze ed esperienze sempre più sofisticate, non basta maneggiare abilmente il quadro normativo; la mera applicazione del dettato legislativo rischia infatti di essere troppo arida se non si riesce ad entrare in profondità nel business model che si sta analizzando».
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