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Con la super ibrida 499P Ferrari ha reinventato la sua storia a Le Mans

La vettura che ha vinto settimana scorsa la mitica 24 Ore è un concentrato di innovazioni e anticipa i futuri modelli elettrificati

di Corrado Canali

Aerodinamica e stile. La Ferrari 499P è stata disegnata dal team diretto da Flavio Manzoni, chief designer della casa di Maranello. La vettura sviluppata sotto la coordinazione di Ferdinando Cannizzo, direttore tecnico e di Antonio Coletta, responsabile della attività sportive GT è dunque anche figlia dell'equipe del Cavallino che lavora sulle vetture stradali

3' di lettura

La Ferrari che non ti aspetti, quella capace di un autentico capolavoro come stravincere la 24 Ore di Le Mans del centenario e di riavviare un fil rouge più di 50 anni dopo. Ecco la 499P che genera una continuità fra un prestigioso passato e un futuro che è tutto da scrivere, ma che ora promette bene. Pochi l’avrebbero detto. Eppure a Maranello ci hanno creduto da subito.

Il segreto? Un concentrato di organizzazione e di bravura a cui si è aggiunto il cinismo che distingue sempre chi corre per vincere e non solo per partecipare. Una sfida cominciata con il clamoroso annuncio del ritorno nelle gare di durata del Cavallino tenuto in gran segreto fino all’ultimo e poi la sorpresa con la lista di piloti insolita: niente nomi altisonanti, ma due veterani comeAlessandro Pier Guidi e James Calado più qualche giovane forse sottovalutato come Antonio Giovinazzi per la #51 più Antonio Fuoco due volte poleman e Miguel Molina a Nicklas Niensen per la #50, tutti o quasi di scuola Ferrari.

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Poi la 499P presentata alle Finali Mondiali del marchio all’autodromo di Imola. Progettata da zero è una trazione integrale con due motori, uno termico, il V6 da 3 litri lo stesso della 296 GTB sull’asse posteriore e l’altro elettrico. La potenza combinata è di circa 700 cv, con il pacco batterie che ha una tensione di 800 Volt. Al design ha lavorato il team del Centro Stile Ferrari guidato da Flavio Manzoni, cui si aggiunge il direttore tecnico Ferdinando Cannizzo e poi il responsabile della attività sportive GT Antonio Coletta. Una squadra capace di ottenere il massimo dalla 499P, di suo velocissima, senza incorrere in incidenti o errori, a cui si è aggiunta l’abilità di Pier Guidi un maestro nell’infilare dei giri costanti e molto veloci sia sull’asciutto che sul bagnato. Tanto che ora dopo la 24 Ore si punterà anche al titolo mondiale del Wec.

Non c’è dubbio che la vittoria alla Le Mans darà un ulteriore impulso all’elettrificazione della gamma di modelli stradali di Ferrari. Un percorso iniziato in Formula 1 quattrordici anni fa e poi adottato sulle auto sportive nel 2013 con LaFerrari. Affiancato dallo sviluppo delle tecnologia ibrida che ha consentito di ampliare l’offerta Ferrari con 4 modelli inediti con questa soluzione negli ultimi 4 anni tutti accolti da un’incredibile domanda di mercato. Sulla base di questa tradizione racing e col supporto di una più ampia esperienza sul fronte tecnico, alla Ferrari ora stanno progettando la prima vettura esclusivamente elettrica che arriverà nel corso del 2025, attesa come una vera e propria pietra miliare nella storia del brand di Maranello.

Ma il rinnovamento del brand che passerà non solo dai powertrain, ma anche dalla tecnologia con un focus sempre maggiore sull’esperienza di guida legata ancora alle prestazioni, ma ora anche a tutto quello che circonda guidatore e passeggero. Alla Ferrari, infatti, hanno da poco firmato un memorandum di intesa con Samsung Display, una delle tanti divisioni del colosso coreano per assicurarsi schermi curvi con tecnologia Oled. Dei monitor che si segnalano per un peso ridotto, del resto la riduzione delle masse è in cima alle priorità di un brand sportivo come Ferrari. Nel settore del lusso è ormai fondamentale portare a livelli sempre più alti la qualità di vita a bordo. Un vero e proprio cambio di paradigma, insomma, sia in pista che su strada.

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