Con le scuole chiuse, smart working esteso da 14 a 16 anni e «congedo» non retribuito
È quanto prevede il decreto Ristori in vigore dal 29 ottobre. Il testo, giunto al Senato per l’esame in prima lettura, modifica il decreto Agosto
di Andrea Carli
2' di lettura
Un’estensione delle norme per lo smart working e per l'astensione dal lavoro, nel caso in cui i figli sono in quarantena o devono rimanere a casa perché la scuola ha deciso di andare nella direzione della didattica a distanza. È quanto prevede il decreto Ristori (Dl 137/2020), in vigore dal 29 ottobre. Il testo è giunto al Senato per l’esame in prima lettura. Non è previsto dal provvedimento, nel caso dell'astensione dal lavoro, il pagamento della retribuzione, mentre vige il divieto di licenziamento. La logica delle misure è quella di venire incontro per quanto possibile alle famiglie che, in questa fase di forte incremento dei contagi, si trovano a dover conciliare gli impegni lavorativi con la gestione dei figli.
Sì allo smart working in caso di quarantena del figlio sedicenne
Stando al nuovo provvedimento (articolo 22), che ha predisposto gli indennizzi per 53 categorie travolte dalla stretta sulle attività promossa dal Dpcm del 24 ottobre, un genitore lavoratore dipendente può svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile (il cosiddetto “smart working”, ndr)) per tutto o parte del periodo corrispondente alla durata della quarantena del figlio convivente, minore di anni sedici (e non più i 14 anni previsti da un provvedimento precedente, il decreto Agosto). La quarantena viene disposta dal dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale (Asl) territorialmente competente a seguito di contatto verificatosi all'interno del plesso scolastico, nell'ambito dello svolgimento di attività sportive di base, attività motoria in strutture quali palestre, piscine, centri sportivi, circoli sportivi, sia pubblici che privati, nonché nel caso in cui sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio convivente minore di 16 anni.
Astensione dal lavoro senza retribuzione
Non solo. Il Dl Ristori prevede la possibilità di lavorare da casa anche «nel caso in cui sia stata disposta la sospensione dell'attività didattica in presenza del figlio convivente minore di anni quattordici. In caso di figli di età compresa fra 14 e 16 anni - sottolinea però il testo -, i genitori hanno diritto di astenersi dal lavoro senza corresponsione di retribuzione o indennità nel riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro».
Un passo in più nella direzione delineata dal Dl Agosto
L’ultimo provvedimento va dunque nella direzione indicata dal Governo già con il decreto Agosto. Il Dl 104 aveva infatti consentito ai genitori di lavorare da remoto (o in alternativa di fruire di un congedo indennizzato al 50% delle retribuzione) nel caso in cui il figlio under 14 (ora under 16) fosse stato posto in quarantena a causa di un contatto con un positivo avvenuto a scuola o durante l'attività sportiva o ricreativa (novità quest'ultima apportata dalla conversione in legge). Sempre il decreto Agosto nel passaggio al Senato aveva esteso fino al 31 giugno dell'anno prossimo il diritto allo smart working per I genitori con figli con disabilità grave.
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