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Più attrattiva nonostante la crisi post-Covid - è la città che fa registrare il miglior saldo migratorio tra i Comuni fino a 250mila abitanti - ma anche con un aumento della povertà, come nel resto d’Italia. Problemi nazionali ma Pescara con il sindaco Carlo Masci (Forza Italia) cerca il suo posto nel futuro con il turismo e i servizi, sfruttando come volano il Pnrr, 65 progetti per 78 milioni di investimento tutti sul fronte ambientale e dell’efficientamento energetico «per scommettere sull’innalzamento della qualità della vita». E soprattutto la Bei, caso eccezionale per le città di dimensione medio-piccole, ha finanziato con 35 milioni di euro la transizione verde centrata su clima, economia circolare e smaltimento di rifiuti. E c’è anche una scommessa culturale per la città di D’Annunzio e Flaiano: tentare una proposta sull'arte con la recente inaugurazione del museo Imago e con le opere del museo dell'800, una realtà unica e interessante per l’Abruzzo che racconta la pittura di quel periodo tra Italia e Francia, nato dalla passione e dalla collezione di Venceslao Di Persio e Rosanna Pallotta.
Qual è il bilancio economico del post-Covid? E com'è andata la stagione turistica?
Quest'estate abbiamo riconquistato una centralità turistica che apparteneva al nostro vissuto, spinta non solo dalla voglia di tornare a muoversi ma anche dai risultati ottenuti con una politica attenta ai temi ambientali che ci è valsa la conquista consecutiva della Bandiera blu (2021 e 2022) e dalla crescita del nostro scalo aeroportuale che ha allargato su scala internazionale il mercato delle vacanze. Abbiamo poi un’offerta culturale che va dal Festival jazz, il primo in Italia; i Premi Flaiano; il Festival dannunziano e quello del liberty e poi i musei – quello dell'Ottocento, delle Genti d'Abruzzo, Cascella, Imago - in modo da intercettare turisti di tutte le fasce d'età.
Il grosso del cambiamento, per ora solo sulla carta,
arriverà con i finanziamenti
del Pnrr: quanti sono e in che direzione vanno?
Il nostro Pnrr è all'insegna dell'innalzamento della qualità della vita; abbiamo puntato sulla sostenibilità ambientale e sull'efficientamento energetico. Abbiamo presentato 65 progetti per circa 78 milioni di euro. Quelli di rigenerazione urbana, contro il dissesto urbano e per la difesa della costa sono stati finanziati mentre quelli per il sociale, lo sport, i teatri e il biciplan sono stati già ammessi a finanziamento. La Banca europea per gli investimenti, caso unico per le città medio-piccole, ha finanziato con 35 milioni di euro la transizione verde di Pescara, promuovendo un articolato progetto da 58 milioni sulla strategia climatica per il periodo 2021-2025 che riguarda economia circolare, efficienza energetica e gestione dei rifiuti solidi.
Anche qui è aumentato il numero dei poveri? Il reddito di cittadinanza è stata una risposta? Glielo chiedo da sindaco non solo da politico di Forza Italia.
Nel 2019 i cittadini che si sono rivolti ai servizi sociali erano 8.408, e nel 2021 sono cresciuti a 13.676. La pandemia ha acuito ovunque la crisi sociale. L’amministrazione si è mossa di concerto con il terzo settore. La Fondazione Caritas Onlus ha erogato 71.585 pasti nel 2020 a fronte dei 50.142 del 2019. Il Reddito di cittadinanza non ha rappresentato una risposta specifica in quanto coloro che avevano i requisiti già ne beneficiavano e chi invece è rimasto indietro non ha potuto fare richiesta perché i requisiti di accesso sono rimasti invariati.
Cosa ha messo in campo per attenuare la crescita di disuguaglianze e la distanza centro/periferia?
Stiamo dedicando un'attenzione mai avuta prima verso le periferie. I nostri progetti per il sociale (quello Housing First ritenuto il migliore in Italia) e per la cultura sono in fase di attuazione, proprio per andare oltre il concetto della periferia disarticolata dal cuore urbano.
In programma c'è la fusione con Spoltore e Montesilvano: volete diventare di fatto il capoluogo d’Abruzzo?
Vogliamo diventare quello che siamo già senza il crisma dell'ufficialità: il principale polo multifunzionale del medio Adriatico, una delle prime venti città italiane, un riferimento in termini turistici, commerciali, di interscambio con l'Europa orientale e balcanica. Siamo sempre stati strategici dal punto di vista ferroviario e autostradale col doppio asse nord-sud ed est-ovest, lo saremo ancor di più con la realizzazione del nuovo porto da 80 milioni di euro. La fusione, consacrata da un referendum popolare, ci porta a guardare dannunzianamente avanti. È il primo esperimento del genere su grande scala che si fa in Italia. La Nuova Pescara da oltre 200.000 abitanti è il futuro.
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