ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùFesta del Lavoro

Concertone sotto la pioggia: 300mila in piazza. Ambra, le vocali tra uomo e donna sono armi distrazione massa

Il tempo avverso non ha scoraggiato le migliaia di ragazzi che hanno raggiunto piazza San Giovanni a Roma

(ANSA)

4' di lettura

Un tappeto di ombrelli colorati, di mantelle rosa, celeste, verdi. La pioggia non ha scoraggiato le migliaia di ragazzi che hanno già raggiunto piazza San Giovanni a Roma, promosso dai sindacati e dedicato quest’anno alla Costituzione che festeggia i 75 anni. Padroni di casa Ambra, per il sesto anno consecutivo, e Fabrizio Biggio. Le presenze nei momenti di punta hanno raggiunto quota 300mila, numero massimo consentito.

Il ritorno di Ligabue dopo 17 anni

«Dieci anni fa ho scritto un pezzo sugli effetti della droga più vecchia del mondo. La droga più vecchia del mondo non è chimica, è mentale ed è la smania di potere. In genere chi più ne ha più ne vuole e spesso, come quasi ogni tossico, è capace di qualunque cosa pur di non andare in crisi d’astinenza». Ligabue torna al concerto del Primo Maggio a Roma dopo 17 anni e lo fa a sorpresa anticipando la sua esibizione - Il sale della Terra e Urlando contro il cielo - con una breve introduzione contro la sete di potere. «Di fronte alle overdose di un certo potere, agli abusi di cui è capace, serve un altro potere - ha continuato il rocker -, quello di far sentire la tua voce e non permettere a nessuno, per esempio, di provare a cancellare la tua storia e riscriverla come gli pare, di non permettere a nessuno di provare a toglierti il diritto di amare, certo, sempre in modo consenziente, ma di amare chi ti pare, come ti pare, quanto ti pare e mettere su la famiglia che ti pare e magari riuscire a mantenerla con un salario decente. Questo è un pezzo sulla tossicità di quel potere che logora anche chi ce l’ha».

Loading...

Tutti i cantanti

Ospite internazionale Aurora, con oltre 4 milioni e mezzo di follower su TikTok e più 5 milioni di iscritti sul canale YouTube. In prima fila tra i big Emma e i “sanremesi” Lazza, Coma_Cose, Tananai, Mr.Rain, Levante, Ariete, Mara Sattei. A infiammare la piazza anche Francesco Gabbani, Carl Brave, Piero Pelù con Alborosie, Matteo Paolillo, Johnson Righeira (per la prima volta al Concertone festeggia i 40 anni del brano tormentone “Vamos a la playa”), Il Tre, Baustelle, Aiello, Rocco Hunt, Bnkr44, Geolier, Gaia, Alfa, Giuse the Lizia, Fulminacci, Mille, Neima Ezza, Rose Villain, Wayne, Ciliari, Tropea, Napoleone, Uzi Lvke, L’Orchestraccia, Epoque, Ginevra, Serendipity, Paolo Benvegnu a cui si aggiungono i vincitori del Contest 1Mnext Etta, Maninni, Still Charles e il vincitore del contest “Sicurezza stradale in musica” Hermes.

La diretta

Nove ore di canzoni dal vivo e parole con circa 50 artisti rappresentativi della musica italiana attuale e futura, trasmesse in diretta su Rai 3 fino alle 00.15, con una pausa dalle 19 alle 20 per le edizioni dei tiggì, da Rai Radio 2 (che andrà in onda anche durante la pausa con il dj set di Ema Stokholma, la conduttrice ha promesso che farà ballare tutto il pubblico), da RaiPlay e Rai Italia. A curare la regia dell’evento, Fabrizio Guttuso.

Il lavoro, principio fondamentale

«L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro» è stato lo slogan che Cgil, Cisl e Uil hanno scelto per la Festa dei lavoratori 2023. Così i tre sindacati confederali hanno deciso di rendere omaggio alla nostra Carta costituzionale, in occasione dei 75 anni dalla sua entrata in vigore, dedicandole l’edizione del Primo Maggio 2023. Il lavoro viene riconosciuto come il primo principio fondamentale della Repubblica italiana, un diritto personale e un dovere sociale che deve essere garantito e valorizzato.

Il ricordo di Lorenzo Parelli, «la vita è la cosa più sacra»

«La sicurezza non ha colore, bandiera, è di tutti ed è responsabilità collettiva, di ognuno di noi». Maria Elena Parelli, madre di Lorenzo Parelli morto a 18 anni nel suo ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro, cita anche Giuliano De Seta e Giuseppe Lenoci, morti durante lo stage. « Io credo che se Lorenzo fosse qui oggi ci direbbe che la vita è la cosa più sacra che abbiamo e dobbiamo onorarla e spenderla al meglio. Se riuscissimo a essere motivati tanto da trasformare il sacrificio di Lorenzo in tutela della vita e della sicurezza, avremmo realizzato il suo ricordo e la Costituzione».

Ambra: tenete le vocali e ridate 20% di retribuzione alle donne

«Avvocata, ingegnera, architetta. Tutte queste vocali in fondo alle parole sono, saranno armi di distrazione di massa? Ci fanno perdere di vista i fatti e i fatti sono che una donna su cinque non lavora dopo un figlio, che guadagna un quinto in meno di un uomo che copre la stessa posizione. Non lo diceva già la Costituzione nel 1949 che la donna doveva avere gli stessi diritti dell’uomo nell’art. 36?». Ambra, dal palco, ha puntato il dito contro le disparità di genere. «Che ce ne facciamo delle parole? - incalza la conduttrice - Voglio proporre uno scambio: riprendetevi le vocali in fondo alle parole, ma ridateci il 20% di retribuzione. Pagate e mettete le donne in condizione di lavorare. Uguale significare essere uguale, e finisce con la e».

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti