Condono edilizio: Lega spinge, FdI frena, FI mette paletti. Ma Giorgetti: «Non li adotteremo»
La Lega spinge per sanare «centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche». Fredda Fdi. Forza Italia mette paletti
di Andrea Gagliardi
I punti chiave
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La crescita ridotta (con la crescita del Pil 2023 rivista nella Nadef al ribasso al +0,8%) rende ancora più difficile la caccia alle risorse della manovra. I margini su cui il governo lavora per il 2024 sono strettissimi. La manovra non può toccare troppo il deficit proprio nell’anno in cui tornerà il Patto di Stabilità. Il vincolo di bilancio europeo mette pressione al governo, spingendolo a cercare altrove l’ossigeno necessario ai provvedimenti chiave, come quel taglio del cuneo fiscale che da solo ha bisogno di almeno dieci miliardi. E per raggiungere l’obiettivo, ogni strada è lecita: anche quella di un nuovo condono edilizio che il vicepremier Matteo Salvini ha messo sul piatto il 23 settembre, scatenando l’ira dell’opposizione. Ma il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti taglia corto: «Io posso rispondere sulle cose che fa il governo, non su notizie che appaiono sui giornali ma che il governo non ha adottato e che probabilmente non ha neanche intenzione di adottare”.
Salvini rilancia il mini-condono edilizio
Salvini parlando all’Assemblea di Confedilizia è stato esplicito sull’ipotesi di un condono: «Lo dico senza ipocrisia, ci sono problemi di bilancio? Ci sono alcune centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei comuni di mezza Italia? Sì, e allora non sarebbe più saggio per quelle di piccola entità andare a sanare tutto quanto?». E ancora: «Non c’è nessun condono di ville, villette, zone sismiche» e «se ti sei fatto la casa sulla spiaggia, ti mando la ruspa e te la abbatto».
Ma per «difformità non essenziali», ad esempio «se c’è un contenzioso col Comune per il tinello, il box, la cantina, e ci sono milioni di italiani in questa situazione che non possono rogitare, vendere casa, affittarla, non è più intelligente per lo Stato e i Comuni sanare queste piccole difformità?». Non solo. Salvini torna anche su nuova pace fiscale con saldo e stralcio per cartelle sotto i 30mila euro: un vecchio cavallo di battaglia, quello della rottamazione delle cartelle sul quale il leader leghista ha puntato a più riprese sempre con l’obiettivo di liberare fondi per i Comuni e lo Stato
E rilancia un suo vecchio cavallo di battaglia: la rottamazione delle cartelle. «Le cartelle esattoriali di piccola entità possono essere sanate» rilancia il leader leghista. E spiega: «Non stiamo parlando di grandi evasori o di evasori totali ma di piccoli risparmiatori. Se hai una cartella esattoriale da 20mila euro perché hai avuto un divorzio, un infortunio, il cliente ti ha fregato, il socio se n’è andato, non è più intelligente per lo Stato, per questi piccoli disequilibri, chiedere una parte del tutto? Io vorrei semplificare la vita agli italiani. È un vantaggio per lo Stato che incassa e per milioni di cittadini che potranno essere più tranquilli». Del resto quella di una nuova pace fiscale con saldo e stralcio per cartelle sotto i 30mila euro è un’ipotesi sulla quale il leader leghista è tornato a più riprese sempre con l’obiettivo di liberare fondi per i Comuni e lo Stato.
Forza Italia: solo interventi di piccola portata
Ma se l’idea di una nuova rottamazione delle cartelle sembra poter avere qualche chance di entrare nella legge di bilancio che la conteneva già lo scorso anno decisamente diverso appare il discorso sulla sanatoria edilizia. Tanto più che da giorni gli alleati di governo, FI in primis, si stanno spendendo per ridimensionare e mettere i propri paletti su un’eventuale misura di questo tipo. Un no rotondo al condono, a pochi giorni dal varo della Nadef, arriva dal ministro degli Esteri che apre semmai a piccole rettifiche lontane dall’ambito penale. Un campo ben più ristretto delle «centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche» utili a far cassa con la sanatoria del leader leghista.
Gli azzurri non chiudono all’idea che un intervento di piccola portata possa arrivare, ma solo nell’ambito della più ampia proposta di legge sulla rigenerazione urbana depositata in Senato e sulla quale gli azzurri chiedono una accelerazione. Un testo che prevede per altro incentivi anche per privati per opere di riqualificazione anche di vecchi edifici in disuso. È lo stesso Tajani a specificarlo: «nessun condono» edilizio sulle grandi irregolarità, ma «verrà incardinato mercoledì un nostro ddl per la rigenerazione urbana con una visione strategica di medio e lungo periodo, per ridurre le emissioni di Co2, per il recupero delle aree depresse». Se «in questo processo, per non creare ostacoli ad opere essenziali e utili, si potrà trovare un sistema per sanare piccole infrazioni, bene — spiega - Ma nulla di più».
Fdi: se Lega formalizzerà qualcosa vedremo
Anche Il partito di Meloni appare sostanzialmente freddo sull’ipotesi di sanatoria evocata da Salvini. «Il riferimento da parte di Salvini è stato quello a una regolarizzazione di interventi di difformità minimali sotto il profilo edilizio», quindi non un condono. Così il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, ha replicato a chi gli chiedeva conto delle parole del leader della Lega. E ha aggiunto: «Se formalizzeranno qualcosa poi lo si leggerà».
Scontrini e fatture non in regola, arrivata la sanatoria
Il bisogno di far emergere i redditi nascosti al fisco è già sentito da tutto il governo che lunedì ha varato, nel nuovo decreto con le misure in materia di energia, proprio una sanatoria rivolta a commercianti e autonomi. Ci si potrà mettere in regola ricorrendo all’istituto del ravvedimento operoso. Il consiglio dei ministri infatti ha approvato una norma ’salva-commercio’ che «scongiurata la chiusura di oltre 50 mila piccoli esercizi commerciali». Lo fanno sapere fonti di governo, spiegando che con la norma che consente di regolarizzare le violazioni sugli scontrini, “chi effettua il ravvedimento operoso e paga le somme dovute sarà esentato dalla sanzione accessoria della sospensione della licenza
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