Confindustria-Conou: parte il roadshow sulla gestione degli oli minerali usati
di Nicoletta Cottone
3' di lettura
«Non far perdere olio alla tua azienda». Con questo slogan prende il via un roadshow Confindustria -Conou per migliorare il processo di gestione e raccolta dell’olio lubrificante usato da parte delle imprese. Il via ufficiale nella sede di viale dell’Astronomia con la sigla di un Protocollo d’intesa tra Confindustria e il Conou (Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati) che ha l’obiettivo di trasformare un rifiuto pericoloso per ambiente e salute dei cittadini in un'importante risorsa economica. E grazie a un processo di sensibilizzazione delle imprese alla corretta gestione del rifiuto si fa un ulteriore passo avanti in un settore, quello della raccolta e della rigenerazione degli oli minerali usati, dove l’Italia è capofila.
Nel 2018 recuperate 186mila tonnellate
In Italia il valore economico dell'olio usato è molto rilevante, grazie al recupero annuo di 186mila tonnellate, il 99% delle quali avviate a riciclo tramite rigenerazione, con un significativo risparmio sulla bilancia energetica del Paese. Si calcola che l’economia circolare degli oli usati gestita dal Conau nel 2017 abbia fatto risparmiare 56 milioni di euro sulle importazioni di petrolio. Fra le altre l’olio usato raccolto nel 2018 proviene per gran parte dal settore industriale. E dunque, sensibilizzare ulteriormente le imprese alla corretta gestione del rifiuto renderà la filiera sempre più efficiente.
Gemme (Confindustria): «Economia circolare sempre più centrale per la competitività»
«Confindustria e Conou - ha spiegato Claudio Andrea Gemme, presidente del Gruppo tecnico industria e ambiente dell’associaizone - hanno messo a punto questo progetto per dare un supporto alle nostre imprese sul territorio nell’applicare regole complesse in modo facilitato». Il progetto prevede un roadshow che si svolgerà nelle principali città italiane per supportare le imprese nell'adempimento degli obblighi di legge relativi alla gestione dell'olio usato. Gemme ha ricordato come l’economia circolare sia sempre «più un fattore centrale sia per il benessere diffuso che per la competitività delle industrie». In qualità di presidente di Anas ha poi reso noto che «che nell'ambito delle nuove procedure di affidamento delle concessioni per le aree di servizio carburanti sono state valorizzate le offerte di quegli operatori maggiormente orientati all'adozione di politiche gestionali innovative in materia ambientale». In pratica tutti i rifiuti prodotti nell'ambito delle nuove aree di servizio confluiranno in una “isola ecologica” che comprenderà oltre ai cassoni per stoccaggi differenziati anche serbatoi dedicati alla raccolta degli oli esausti.
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Tomasi (Conou): «Ecco come rendere più performante il processo di rigenerazione»
«CircOilEconomy - ha spiegato il presidente di Conou Paolo Tomasi - intende infatti formare gli imprenditori, che hanno a che fare con un rifiuto complesso da gestire, sulle norme e le procedure da seguire per il suo corretto stoccaggio. In questo modo migliorerà la qualità dell'olio usato raccolto, potrà essere reso più performante il processo di rigenerazione e crescerà la resa della produzione di olio base rigenerato, rendendo le imprese sempre più protagoniste di un sistema virtuoso di economia circolare». Le aziende diventeranno ambasciatrici di buone pratiche di gestione di un rifiuto pericoloso, che, spiega Conou, «si traduce in vantaggi sotto forma di brand reputation, affidabilità e nuove opportunità di business: praticare scelte attente all'ambiente e alla sostenibilità economica facilita i rapporti con le istituzioni, la pubblica amministrazione e le associazioni del settore». Il programma di incontri territoriali è disponibile nella sezione dedicata del sito del Conou e di Confindustria.
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