Confindustria, «responsabilità sociale d’impresa per Industria 4.0»
di Nicoletta Picchio
2' di lettura
Un Manifesto in dieci punti, “La responsabilità sociale per l’Industria 4.0”. Rivolto, come spiega il sottotitolo, alle «imprese che cambiano per rendere il paese più sostenibile». È l’impegno di Confindustria di fronte ai nuovi scenari mondiali: lo sviluppo industriale ha creato benefici, ma ha anche generato degrado ambientale, cambiamenti climatici, disparità di reddito e benessere tra paesi.
I contenuti
Occorre quindi un nuovo modello di sviluppo, per rendere le imprese e il paese più competitivi e spingere la crescita. Un cambiamento che riguarda i prodotti, ma anche la governance delle imprese, con attenzione agli stakeholder. Tra i principali capitoli del documento: maggiore governance per la competitività; attenzione ai problemi sociali e ambientali; sostegno all’innovazione di modelli di business e strategie aziendali orientate al raggiungimento dei Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030; promozione della formazione e della ricerca; supporto a politiche e sistemi di gestione per contrastare la corruzione; adeguati strumenti di politica economica; partnership pubblico-private e con il terzo settore.
«La nostra è una chiamata all’azione dell’imprenditoria italiana, sostenibilità e innovazione sono i pilastri dello sviluppo economico del paese», afferma il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. «La responsabilità sociale d’impresa rappresenta un asset strategico per le politiche industriali. Dobbiamo contribuire a creare una nuova cultura d’impresa innovativa, sostenibile e interconnessa», aggiunge Rossana Revello, presidente del Gruppo Tecnico Responsabilità sociale d'impresa, organismo costituito proprio per la rilevanza dell’argomento, che rientra nella delega per la Politica industriale affidata al vice presidente Giulio Pedrollo.
Il road show
L’argomento sarà affrontato alle Assise di Confindustria il 16 febbraio e sarà uno dei punti del piano a medio termine che Confindustria presenterà alle forze politiche dopo il voto. Dopo le Assise partirà un road show tra le territoriali e le associazioni di categoria di Confindustria per diffondere l’argomento.
Le misure
L’azione di Confindustria sarà anche rivolta verso le istituzioni, sollecitando per esempio incentivi per le imprese che si impegnano nella sostenibilità e nei finanziamenti per la formazione. Si dialoga anche con il mondo finanziario, spiega la Revello, per far sì che la sostenibilità possa rientrare nei fattori qualitativi di valutazione incidendo positivamente sul rating.
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