Confindustria negli Usa con i disegni di Leonardo
Dodici fogli del Codice Atlantico esposti a Washington in occasione dell’apertura della sede dell’associazione degli industriali
di Nicoletta Picchio
3' di lettura
Un ambasciatore per raccontare l’industria italiana, un mix di ingegno, innovazione, capacità di fare, e fare bene, di unire la cultura e il sociale: quei tanti ingredienti che rappresentano il valore dell’impresa. La scelta è ricaduta su un genio politecnico, che ha unito l’arte e la scienza, meccanico e umanista: Leonardo da Vinci. Da questa premessa si è avviato il grande progetto di Confindustria di portare Leonardo negli Usa, con una mostra monografica, la prima negli Stati Uniti, di 12 fogli del Codice Atlantico, in occasione dell’apertura a Washington di una sede dell’associazione.
Da martedì 20 giugno, giorno dell'inaugurazione, sono esposte alla Martin Luther King JR Memorial Library di Washington; mercoledì 21 c’è il taglio del nastro della sede di Confindustria, al 1025 di Connecticut Avenue NW, un altro tassello della strategia «Confindustria nel mondo», avviata per dare un ulteriore impulso ai rapporti internazionali e spingere la presenza del sistema imprenditoriale italiano su questo mercato, dopo le aperture dei mesi scorsi delle sedi di Kiev e Singapore.
«Fare impresa è cultura. Non possiamo creare relazioni economiche senza far sapere chi siamo, chi rappresentiamo, senza farci conoscere. La cultura è essenziale per creare le condizioni ottimali per le relazioni economiche. È importante rafforzare il legame tra Italia e Usa, un legame che è già storico, creare un ponte tra le imprese italiane e il mercato americano», ha detto Carlo Bonomi, nella conferenza stampa di presentazione della mostra. Gli Stati Uniti, ha sottolineato, hanno una grande rilevanza economica e strategica: sono il primo mercato extraeuropeo per le nostre esportazioni, che lo scorso anno hanno superato il record dei 600 miliardi, e il secondo in assoluto, dopo la Germania, con più dell'11% del totale. Mostra e nuova sede: «È un'operazione paese – ha spiegato - uno strumento di diplomazia economica. Vogliamo comunicare che l’industria non è solo business e la cultura è in grado di creare ponti».
«Imagining the future. Leonardo da Vinci: In The Mind Of An Italian Genius»: il titolo è già evocativo del messaggio che si vuole esprimere, esaltando la capacità di Leonardo di innovare e guardare al futuro, come fanno gli imprenditori italiani. La Veneranda Biblioteca Ambrosiana, che custodisce i 1119 fogli del Codice Atlantico, ha condiviso l'iniziativa di Confindustria, che coincide con la loro missione sociale di diffondere e rendere aperta la cultura, facendola, in questo caso, andare a braccetto con l’impresa. Una mostra, curata dal direttore della Ambrosiana, monsignor Alberto Rocca, aperta a tutti e anche a misura di bambino: la Martin Luther King JR Memorial Library è gratuita e con la sua vocazione pubblica è diventata un centro nevralgico delle istituzioni statunitensi. Inoltre con il Carnegie Science Center è stata allestita una mostra interattiva per permettere ai più piccoli di disegnare e progettare sulla base delle tavole esposte (tutte saranno disponibili in formato digitale). Un progetto strategico e ambizioso che è stato sostenuto da alcuni partner: Intesa Sanpaolo, ITA Airways, 24 Ore Cultura, Dolce&Gabbana, Dompé, Pirelli e Trenitalia.
Essere presenti con più forza oltre Oceano, ha spiegato Bonomi nella conferenza stampa, è quanto mai strategico per i nuovi equilibri geopolitici, per la riconfigurazione delle catene del valore aggiunto che si sta verificando, per la sfida di competitività che gli Usa stanno lanciando agli altri continenti con l'Inflacion Reduction Act, che spingerà molte imprese ad investire. Inoltre il 2024 sarà un anno importante, ci saranno le elezioni presidenziali Usa, quelle europee, a giugno l’Italia avrà la presidenza del G7 e quindi Confindustria avrà quella del B7. È cruciale avere relazioni solide. Già in questi giorni di missione a Washington i vertici di Confindustria avranno incontri istituzionali, tra cui la Camera di commercio Usa e la Banca Mondiale.
La mostra di Leonardo è un evento «epocale», come l'ha definita il presidente di Confindustria. E difatti ieri all'inaugurazione erano presenti oltre 400 persone, presenti molti istituzioni oltre che imprenditori. All’ingresso il volto del maestro, dentro la sala, illuminati e incastonati su una parete nera, per esaltarne i tratti, i fogli.
Sono state selezionale le opere di Leonardo, come ha spiegato Bonomi, che raccontano meglio i temi dell'industria, della tecnologia, della meccanica, dell'innovazione: e quindi gli studi sulla gru girevole, la pompa idraulica, il moto perpetuo: «proprio per sottolineare come la cultura politecnica delle nostre imprese è qualcosa che ci viene tramandato e come sia importante per guardare al futuro. Una di questa tavole rappresenta il moto perpetuo, se vogliamo un'intelligenza artificiale ante litteram».
Bonomi ha anche annunciato si sta già pensando ad una prossima apertura di una sede di Confindustria in Sud America, in Brasile, continuando la collaborazione con l'Ambrosiana, affidandosi, come ambasciatore al genio insuperabile di Leonardo.
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