Consigli d'autore e indirizzi da non perdere: lo stile secondo Chris Bangle
Ama tutto ciò che si sposta e le idee che muovono il mondo. Progetta auto, aerei, barche, ma pensa che il miglior esempio di design aerodinamico sia il tacco stiletto.
di Luca Bergamin
4' di lettura
I SEGNI DISTINTIVI DEL MIO STILE
Il mio team dice che sono puro caos creativo, in tedesco si dice Narrenfreiheit, un'attitudine che mi serve non solo per far divertire, ma che rivolgo anche a obiettivi più seri. Sono innovativo, non convenzionale, aperto al confronto e al contatto umano (www.chrisbangleassociates.com).
LA MIA ICONA DI STILE
Un paio di décolleté con tacco stiletto di Roger Vivier; tutto quello che i car designer hanno sempre cercato di sottintendere in termini di sensualità della forma lo hanno imparato da lì.
LA VISTA CHE MI ISPIRA
La mia ispirazione quotidiana viene dal nostro balcone di casa, che si affaccia sulle Alpi e sul Monviso.
L'ULTIMO PASTO CHE MI HA DAVVERO IMPRESSIONATO
Un meraviglioso piatto di pesce a Corfù presso il ristorante The Village Taverna a Moraitika, veramente preparato con amore.
UN OGGETTO DA CUI NON MI SEPAREREI
Il mio orologio Chopard Mille Miglia ricevuto dal Principe Leopold von Bayern, mio co-pilota.
UNO CHE MI ACCOMPAGNA QUANDO DISEGNO
La matita Palomino Blackwing.
IL MIGLIOR SOUVENIR PORTATO A CASA DA UN VIAGGIO DI PIACERE
Non sono una persona da souvenir, ho la tendenza a perdere tutto. Durante i viaggi normalmente cerco regali per gli altri, a volte compro pezzi vintage nei mercatini. Ultimamente, sono stato nella vecchia casa dei miei genitori e ho preso vari oggetti dalla scrivania nello studio. Uno di questi era un tagliacarte molto stilizzato, che cercheremo di trasformare in un personaggio del progetto di animazione che stiamo sviluppando.
E DA UN VIAGGIO DI LAVORO
Di solito, porto campioni dei fornitori. Quelli dei produttori di rapid prototyping (l'insieme delle tecniche industriali volte alla produzione di oggetti tridimensionali da stampante, ndr) sono sempre i più strani e spettacolari. Ho un cubo di titanio grande come un dado, fatto di una rete sottilissima: è un dimostratore dell'ancoraggio utilizzato per impianti e protesi che permettono al tessuto osseo di ricrescere.
NEL MIO FRIGO NON MANCA MAI
Frutta per la colazione, formaggio, in particolare il Castelmagno Dop, favoloso sugli gnocchi fatti in casa, e una buona bottiglia di vino. In generale, quelli che amo di più, forse anche per la zona in cui vivo, sono il Dolcetto e il Barbera della Cantina di Clavesana.
L'ULTIMO PEZZO AGGIUNTO AL GUARDAROBA
La polo del Big Bench Community Project con la scritta “crew”, realizzata in occasione dell'inaugurazione della centesima panchina.
IL CAPO CHE CONSERVO DA TRAMANDARE
Ho già dato la mia uniforme da scout a mio figlio, ma ho ancora una polo regalatami dal mio team in Bmw che conservo per lui.
L'ULTIMA CANZONE SCARICATA
L'album A Lifelong Journey dell'omonimo gruppo di musicisti di Pavia che ha composto anche la musica per il nostro cortometraggio Sheara.
I MIEI SITI E LE APP PREFERITI
WordHippo, perché cerco continuamente sinonimi, e l'account Instagram e YouTube my mechanics, per essere stupito dalle capacità di un artigiano in azione.
LA MIA STANZA PREFERITA
La cucina, sia dello studio sia di casa, perché è uno spazio molto conviviale. Quando sono solo mi piace usare il tavolo e l'isola come piano di lavoro.
L'ULTIMA COSA CHE HO COMPRATO E AMATO
La mia assistente dice che è la mia auto, una Bmw bianca X6 di prima generazione, anche se la tratto malissimo.
UN POSTO INDIMENTICABILE VISITATO DI RECENTE
L'Achilleion sull'isola di Corfù, che ha una fantastica collezione artistica e una combinazione di architettura e paesaggio che mi ha ispirato molto. Due anni fa, siamo stati in Toscana, dove ho visitato il Bosco della Ragnaia di San Giovanni d'Asso, un luogo che mi ha suscitato moltissimi pensieri e riflessioni, più di qualsiasi altro posto che io abbia visitato.
IL PROSSIMO VIAGGIO
Vorrei tornare in Cina per lavoro, o andare negli Stati Uniti per rivedere mio figlio.
IL REGALO PIÙ BELLO CHE HO FATTO DI RECENTE
Un castello per i soldatini realizzato con dei cartoni per il figlio di quattro anni di un mio collaboratore (shhh! Non gliel'ho ancora dato).
SE DOVESSI LIMITARE LO SHOPPING A UN QUARTIERE DI UNA CITTÀ SCEGLIEREI
Torino, nella zona che va da via Pietro Micca fino a Piazza Carignano, ma confesso che il mio piacere in questo itinerario è diviso tra shopping e architettura. È passato del tempo dall'ultima volta che sono andato in via Roma e dintorni per acquistare un completo sartoriale: adesso, quando sono in zona, mi fermo in librerie come la Luxemburg, nei negozi di belle arti tra via Accademia Albertina e via Rossini, o nelle botteghe artigianali della carta come Fagnola, in via San Tommaso 11.
I LIBRI SUL COMODINO
Le città invisibili di Italo Calvino, Complexity and Contradiction in Architecture di Robert Venturi, Understanding Comics di Scott McCloud, Catch 22 di Joseph Heller, per iniziare.
UN PIACERE A CUI NON RINUNCEREI MAI
Il caffè del mattino con amici e colleghi.
L'ARTISTA E IL DESIGNER CHE COLLEZIONEREI, SE POTESSI
Frank Frazetta e Syd Mead, due dei migliori illustratori in assoluto.
IL MUSEO CHE TROVO PIÙ INTERESSANTE AL MOMENTO
Il Wolfsonian, di cui ho visto solo la sede principale a Miami. La loro sede di Genova continua a tenermi informato su eventi e mostre e mi colpisce molto la loro energia, creatività e passione. Ho tanta voglia di andare a vederlo.
IL MIO SPAZIO VERDE PREFERITO
Mi piacciono tanto i viali alberati, per esempio quelli del Parco del Valentino, a Torino, ma ce ne sono tanti altri.
IL PROGETTO ARTISTICO, ON O OFFLINE, DA NON PERDERE
Sono talmente impegnato nel nostro progetto Arky Arch Adventures che è difficile dare spazio mentale agli altri in questo momento.
SE NON VIVESSI NELLE LANGHE, VIVREI
Qualche volta tento di immaginare come sarebbe abitare in una grande città, in un grattacielo, o in una casa isolata nel deserto americano, con vista a 360 gradi su un panorama immenso. Ma queste fantasie solitamente si dissolvono in pochi secondi perché sembra che Clavesana sia (per parafrasare Nietzsche, ndr) “l'unico posto dove io sono possibile”.
SE NON FACESSI QUELLO CHE FACCIO
Sarei un fashion designer, graphic designer o un attore (in particolare adesso, perché prima non avevo sufficiente carattere nel viso e nella voce). O probabilmente un prete, cosa che sarei dovuto diventare se non avessi deviato verso “il lato oscuro della forza” (il car design). Chissà se potrò reincarnarmi in una donna la prossima volta?
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