Consigli di moda e indirizzi di arte e design: lo stile secondo Alexa Chung
La parola d'ordine è interconnessione. Che si tratti di nuovi talenti fashion, storici festival musicali, piattaforme digitali o destinazioni food mediorientali.
di Mariangela Rossi
5' di lettura
I SEGNI DISTINTIVI DEL MIO STILE
Mi piace il fatto che il proprio stile sia un modo efficace per comunicare chi sei e di cosa ti occupi. Spero che il mio rifletta l'interesse per la musica, la storia, l'arte e il modo in cui questi linguaggi sono interconnessi.
LA MIA ICONA DI STILE
Al momento è Anjelica Huston, come era negli anni Settanta. Dinoccolata e, allo stesso tempo, aggraziata, capace di essere glam ed elegante anche in jeans e maglietta.
UN OGGETTO DA CUI NON MI SEPAREREI
La mia macchina fotografica Contax T2. Mi accompagna da quando ho poco più di 20 anni e sono tanti i momenti meravigliosi che altrimenti avrei dimenticato (su etsy.com si trovano modelli a partire da 1.850 euro).
L'ULTIMA COSA CHE HO COMPRATO
Un bikini bandeau di Erès color bordeaux e un abito estivo Dôen, brand fondato dalle sorelle Margaret e Katherine Kleveland (abiti a partire da 180 euro circa).
E LA PROSSIMA CHE HO ADOCCHIATO
Un paio di ballerine Chanel in tweed di cotone, pelle & bijoux nere (1.500 euro). Vorrei anche un tavolino con un fregio smerlato di Sibyl Colefax (a partire da 2.200 sterline), o uno di appoggio in lacca di The Lacquer Company, perché mi sono appena trasferita in una nuova casa e ho una vera passione per l'interior design.
LA VISTA CHE MI ISPIRA
Quella dalla collina vicino al parco dove si svolge il Festival di Glastonbury, nel Somerset (l'edizione 202 dello storico festival musicale, e non solo, si è appena conclusa, ndr). Il luogo è davvero magico e ho visto il sole sorgere da lassù diverse volte.
LA BEAUTY ROUTINE A CUI NON POTREI RINUNCIARE
Ci ho messo parecchio tempo prima di iniziare davvero a prendermi cura di me, non andavo molto al di là del mio eyeliner liquido nero, mi piaceva l'effetto anni Sessanta che dava allo sguardo. Oggi, invece, amo The Cream di Augustinus Bader (confezione da 50 ml a 240 euro), con la sua combinazione brevettata di aminoacidi naturali e vitamine, che donano alla pelle un aspetto luminoso. Poi il burro di cacao Lucas' Papaw Ointment di Lucas Papaw e il Radiate Beauty Balm del marchio londinese Code 8, una BB cream leggera (da 41 sterline).
LE PERSONE DI CUI MI FIDO PER IL MIO BENESSERE
La facialist Annee de Mamiel, specializzata in medicina cinese e aromaterapia: i suoi trattamenti lavorano su più sfere, rigenerano la pelle ed equilibrano la mente. Ma anche Ross J. Barr per l'agopuntura cosmetica, rimedio naturale per stimolare la produzione di collagene, e George Northwood, nel suo salone in Wells Street, per un taglio di capelli perfetto.
I MIEI SITI E LE MIE APP PREFERITE
Mi piace ancora Instagram, ma spio TikTok per avere sott'occhio cosa sta succedendo di nuovo. Tutti i siti web che mi piacciono in questo periodo sono relativi agli interni e al design. In particolare, seguo Tat London e 1stdibs.
L'ULTIMO PASTO CHE MI HA DAVVERO IMPRESSIONATA
La zona di East London è fantastica per trovare buoni ristoranti. Come Cafe Cecilia, bistrot moderno, o Perilla, per una cucina semplice e creativa. Ma quello che mi ha davvero colpito è stato Oren, a Dalston: propone deliziosi piatti di ispirazione israeliana in uno spazio piccolo, ma molto vivace.
NEL MIO FRIGO TROVERETE SEMPRE
Cottage cheese, hummus di ceci e tahina, mezzo Kinder Bueno e tante verdure.
UNA SCOPERTA RECENTE
La maglieria fatta a mano, in fibre organiche e in colori che richiamano le caramelle, di Nong Rak, il marchio della coppia thai-americana Cherry W. Rain e Home Phuangfueang, che ha iniziato vendendo capi vintage (completo in mohair maglia e pantaloni a 562 dollari).
UN CAPO CHE MI PIACEREBBE TRAMANDARE
Preferisco dire che cosa darei via volentieri. I pantaloni da jogging mi stanno male, così come i cappellini da baseball. È come se alcuni oggetti sapessero che sono intrinsecamente antisportiva e si rifiutassero di essere indossati!
UN CAPO O UN ACCESSORIO CHE CONSIDERO ARTE
La borsa a bauletto Louis Vuitton di Frank Gehry, che mi soffermo spesso a guardare (creata nel 2014, allora in vendita a 3.400 euro, oggi si trova in asta o in siti di vintage luxury, ndr).
L'ULTIMA COLLEZIONE MODA CHE HO DISEGNATO
Collaboro con Barbour da diversi anni e la partnership mi dà molte soddisfazioni. La nostra collezione primavera-estate 22 è ispirata all'immaginario anni Novanta dei cantanti che, durante i festival, indossavano l'anorak. Amo contribuire con un'attitudine rock and roll e un po' di humour a un marchio storico legato allo stile country britanni.
E QUELLA DI ALTRI CHE HO PIÙ APPREZZATO
Durante l'ultimo Fashion Trust Arabia, a Doha, uno stilista si è davvero distinto e ha messo d'accordo tutti noi della giuria: il franco-sudanese AbdelGader El Tayeb, di El Tayeb Nation. Adoro quanto sono colorati e onesti, oltre che unici, i suoi disegni. Ma anche il marchio di occhiali da sole Port Tanger, con le sue montature giocose (occhiali da 290 dollari).
IL REGALO PIÙ BELLO CHE HO FATTO DI RECENTE
Ho organizzato una cena di compleanno per il mio ragazzo, a tema cowboy, solo una settimana dopo aver cambiato casa. Quindi ho dovuto improvvisare, trascinare la mia scrivania verso un tavolino, coprirla con metri di tessuto a quadretti avanzato e nascondere il tutto con fogliame e candele. Disordinato, ma molto divertente.
E QUELLO CHE HO RICEVUTO
Il mio amico Christopher Niquet (fashion editor, ndr) mi ha inviato un profumo da lui creato con Régime des Fleurs: Rock River Melody ha note fresche, verdi e di bergamotto (eau de parfum da 75 ml a 225 dollari).
SE DOVESSI LIMITARE LO SHOPPING AL QUARTIERE DI UNA CITTÀ, SAREBBE...
Brooklyn. Mi piace molto andare alla ricerca di pezzi vintage e lì ci sono un sacco di tesori e sorprese da scovare.
I LIBRI SUL COMODINO
Slouching Towards Bethlehem, una raccolta di saggi del 1968 di Joan Didion che descrive le sue esperienze in California in quegli anni, edito da Farrar Straus & Giroux. E poi Look Again del fotografo David Bailey e due autobiografie di Anjelica Huston, A Story Lately Told e Watch me, editi da Simon & Schuster.
IL MIGLIOR SOUVENIR CHE HO PORTATO DA UN VIAGGIO
Ho trovato un dipinto in un piccolo negozio di antiquariato in Belgio… e faccio finta che sia un vero Picasso.
UN PIACERE A CUI NON SAPREI RINUNCIARE
Il burro, ma di qualità eccellente.
SE NON ABITASSI A LONDRA, VIVREI A…
New York. Mi sento ancora newyorkese. Mi piacerebbe vivere anche a Parigi, a Roma, a Hydra, a Los Angeles, a Città del Messico. Ovunque, per un po' di tempo.
SE NON FACESSI QUELLO CHE FACCIO...
Penserei a come trovare un modo per fare nuovamente ciò che sto facendo.
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