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Crisi di governo: Conte in aula e il voto sulle risoluzioni. Cosa può accadere martedì

di Mariolina Sesto

Non basta dire «al voto»: ecco il timing della crisi

2' di lettura

Si tratta a tutto campo. Dietro le quinte, sui social, attraverso le interviste sui giornali. Da qui a martedì 20, quando si riunirà l’aula del Senato per le comunicazioni del premier Giuseppe Conte, tutto può accadere. I partiti cercheranno di trovare un accordo prima di allora: si andrà avanti con l’alleanza giallo-verde o si tenterà una nuova maggioranza giallo-rossa? Quel che al momento si può dire è cosa potrà accadere martedì in Aula.

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Le comunicazioni di Conte
Il 20 agosto alle 15 Giuseppe Conte parlerà a Palazzo Madama. Dopo la durissima lettera di Ferragosto a Matteo Salvini, sarà interessante vedere quali toni il premier userà nei confronti della Lega che ha di fatto aperto la crisi contro il suo governo. Già dal tenore del discorso di Conte si capirà se nel fine settimana è maturato il ritorno al governo giallo-verde o se è decollata l’ipotesi di governo M5s-Pd. In quest’ultimo caso, il premier potrebbe chiudere il suo discorso annunciando che l’esperienza di governo Lega-M5s è finita e che, subito dopo il discorso in Aula, andrà a riferire al capo dello Stato.

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Le possibili risoluzioni
È poi altamente possibile che il Movimento Cinque stelle presenti in Aula una risoluzione di sostegno a Conte da votare subito dopo il suo discorso. A quel punto i partiti dovranno gioco forza scoprire ciascuno le proprie carte. La Lega, ad esempio, sarà obbligata a decidere se sfiduciare Conte o se rinnovargli la fiducia. Ed anche il Pd dovrà fare le sue scelte (compresa quella di presentare un suo documento). La stessa Lega potrebbe presentare una sua risoluzione contro il premier. Se si arrivasse a un voto sulle risoluzioni, già martedì sera sapremmo se il governo Conte è stato sfiduciato o se, al contrario, ha ricevuto la fiducia dalla precedente maggioranza.

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In ogni caso, anche dopo il voto sulle risoluzioni, Conte dovrebbe salire al Quirinale per illustrare la situazione al Colle il quale, con ogni probabilità, potrebbe rimandarlo alle Camere per il vero e proprio voto di fiducia.

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